Molfetta, 13/04/2011
Sorteggi e religiosità spesso si mescolano in un elemento unico ed imprescindibile che negli anni non ha mai trovato spiegazioni razionali, ma tutti gli anni si ripete.
Stiamo parlando della tradizionale “bussola” pasquale, ovvero il rito del sorteggio delle coppie di confratelli che dovranno portare in processione i simulacri della Settimana Santa.
Particolari e molto attese sono le “bussole” della Arciconfraternita di Santo Stefano e della Morte.
Per quest’ultima questo rito si è svolto domenica scorsa, a cui hanno partecipato 128 coppie di confratelli. Ne sono state estratte soltanto 18 a cui se ne aggiungeranno di diritto altre 6 (3 per l’Addolorata e 3 per la Pietà) scelte per criteri diversi come l’anzianità o per il fatto che da anni partecipano alla “bussola” senza essere mai estratti.
Alla base di tutto la fede, la devozione, ma anche la voglia di esserci e sentirsi molfettesi il più possibile.
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