Molfetta, 09/02/2022
Oggi, 9 febbraio, è San Corrado la festa del patrono di Molfetta, auguri a tutti coloro che portano questo nome.
La storia di San Corrado di Baviera è legata ad un’antica leggenda.
Ecco voi un video da visionare. Realizzato, diversi anni fa, da Mons. Giuseppe de Candia e inserito sul canale YouTube ilovemolfetta
Qui di seguito una breve storia che molti non conoscono, ma che noi dell'Associazione Oll Muvi, affermati nel mondo come I love Molfetta, amanti delle tradizioni vogliamo continuare a ricordare e tramandare attraverso queste righe.
Dopo un lungo peregrinare in Terra Santa, San Corrado decise di trascorrere il resto della sua vita in Puglia tra Molfetta (in particolare presso l’Ospedaletto dei Crociati dove risedette per un certo periodo) e Modugno presso il Monastero di Santa Maria ad Criptam. E’ qui che San Corrado all’età di 50 anni morì ed è qui che venne sepolto.
Quando nel 1303 Roberto d’Angiò distrusse il monastero, le spoglie del Santo rimasero incustodite. Fu allora che i molfettesi, sempre devoti al Santo, fecero richiesta ed ottennero di traslare i suoi resti a Molfetta.
La leggenda racconta che le sue spoglie furono poste su un carro trainato da due buoi, un molfettese ed un modugnese, i quali s'incamminarono autonomamente verso Molfetta. Durante il trasporto, una donna di Modugno furtivamente asportò due falangi di un dito del santo: queste reliquie sono tuttora venerate nella chiesa di Modugno. La leggenda racconta che la carovana giunse nottetempo davanti al Duomo di Molfetta per cui trovarono le porte sbarrate e fu allora che per riscaldarsi, era precisamente il 9 febbraio, fu acceso un grosso falò nelle cui ceneri furono cotti ceci e fave per calmare i morsi della fame.
Questo spiega il motivo per il quale ancora oggi il 9 febbraio viene celebrato San Corrado con l’accensione dei tradizionali falò. La festa patronale era però rimandata a luglio e sino a qualche anno fa veniva celebrata in modo sontuoso. Precisamente il 10 luglio.
Anche questa data non è casuale, ma sta a ricordare la traslazione della ossa di San Corrado dal Duomo (ovvero la Chiesa di San Corrado) alla Cattedrale dove il Capitolo si trasferì precisamente il 10 luglio del 1785.
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