Molfetta, 15/01/2022
Due diocesi pugliesi (Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi e Ugento-Santa Maria di Leuca) in festa ringraziano per il decreto che riconosce le virtù eroiche del vescovo Tonino Bello, che diventa così venerabile.
Sarà il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi a presiedere oggi alle 18 la Messa nella Cattedrale di Molfetta dove verrà data lettura del decreto di venerabilità. Sempre il cardinale Semeraro domani celebrerà la Messa alle 9.30 nella chiesa collegiata Santissimo Salvatore ad Alessano, paese natale di don Tonino Bello. Sempre domani sarà il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, Vito Angiuli a presiedere la Messa celebrata in Cattedrale a Ugento alle 17.30.
Venerabile oggi, ma da sempre venerato. Don Tonino mi emoziona, e non solo oggi, per quello che stiamo vivendo. Mi emozionano i ricordi, nitidi, di un passato condiviso, mi emoziona la prospettiva di un futuro, gravido di attese. Mi emoziona anche solo pronunciare il suo nome. La Chiesa oggi e tutti fedeli aspettano il riconoscimento di un miracolo per la proclamazione della beatificazione e poi della santità. Chi lo ha conosciuto sa che lui stesso è stato un miracolo!
Con Don Tonino Gesù di Nazaret è passato per le nostre strade, per le nostre case, per le nostre chiese. Siamo stati generati alla fede: per questo lo abbiamo sentito e lo sentiamo nostro padre. Siamo stati rapiti dalle sue parole, ma anche dai suoi silenzi. Perchè anche nel silenzio ci ha parlato. Il silenzio è la lingua di Dio e delle persone sagge e don Tonino, come tutti i santi, ha profondamente amato il silenzio perchè il silenzio dona uno sguardo nuovo su tutte le cose. Il silenzio genera sapienza. Ma ci mancano anche le sue parole!
A scuola, in piazza, nei convegni, ma soprattutto in chiesa: qui raggiungevano significati altissimi perchè parlare in un quadro liturgico non ha lo stesso valore che parlare in un altro contesto: «È collocarsi in un luogo dove affluiscono i silenziosi apporti sapienziali dell’assemblea, che in quel momento non è un pubblico, è un soggetto attivo e creativo».
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Un video realizzato da Mons. Giuseppe de Candia inserito sul canale YouTube I Love Molfetta
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