Molfetta, 22/08/2021
comunicato stampa
Suonagli Folk Festival giunge alla sua quarta edizione dopo il successo delle scorse edizioni: il festival ha l'obiettivo di portare a Molfetta le tradizioni orali e coreutiche del Sud Italia.
La scorse edizioni hanno portato a Molfetta alcuni gruppi di musica popolare tra i più rappresentativi della world music.
Nella quarta edizione, andiamo a scoprire il progetto musicale di Dario Muci “BARBERIA E CANTI DEL SALENTO”, uno dei progetti musicali più rappresentativi e originali del Salento.
SUONAGLI FOLK FESTIVAL è organizzato dall'associazione culturale FABULANOVA, con il patrocinio del Comune di Molfetta e la collaborazione con Parrocchia San Pio X e Nauna Cantieri Musicali.
MUSICISTI
Dario Muci, voce e chitarra
Antonio Calsolaro, mandolino
Massimiliano de Marco, voce e chitarra
Francesco De Donatis, tamburi
Durante la serata si potranno degustare cavatelli e altre pietanze messi a disposizioni negli stand organizzati dalla Parrocchia.
“BARBERIA E CANTI DEL SALENTO”
Fino alla metà degli anni ’50 molti barbieri erano anche musicisti e il salone un importante luogo di musica. Negli intervalli dal loro lavoro essi svolgevano attività musicale e didattica e i migliori maestri formavano gruppi strumentali in grado di eseguire brani classici di vario tipo (valzer, mazurche, barcarole) e di “portare” le serenate.
Il repertorio è preziosissimo anche perchè illumina una particolare zona del Salento, quella del Capo di Leuca e di Alessano in particolare, musicalmente molto vivace ma mai studiata approfonditamente. Proprio Alessano è il paese del Maestro Antonio Calsolaro, mandolinista, compositore e ultimo depositario che ha appreso questa tradizione direttamente dal padre Vincenzo, musicista e barbiere, e che oggi si dedica come solista e al fianco di Muci alla sua riproposta.
Muci ha lavorato per anni al recupero di questo antico stile, che trae le sue origini probabilmente dalla dominazione spagnola e che nel Salento, a differenza di altre zone della Puglia (brindisino e barese), è stato dimenticato in seguito alla scomparsa dei vecchi depositari e involontariamente offuscato dall'abnorme fenomeno della pizzica pizzica. La barberìa, genere esclusivamente strumentale, rappresenta dunque una grossa novità in un territorio conosciuto e studiato quasi esclusivamente per la spettacolarizzazione del mito del ragno.
Durante il concerto non mancheranno le pizziche che saranno eseguite dal quartetto in maniera tradizionale.
INGRESSO GRATUITO
accesso all'evento obbligatoriamente con GREEN PASS.
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