Molfetta, 20/08/2021
Oggi nel nostro sito web, noi dell'Associazione Oll Muvi, conosciuti nel mondo come I Love Molfetta, condividiamo un'email ricevuta in questi giorni, una bellissima descrizione che racconta "un punto di vista delle vacanze a Molfetta", in Puglia.
"Vengo in vacanza in Puglia da sempre, queste pietre mi hanno vista crescere, ma vivo al Nord, il Nord civilizzato e severo e austero. Cosa mi piace di questa terra?
Che sia calda ed accogliente, che le persone ti abbraccino senza nemmeno conoscerti e che sia piena di arte meravigliosa e di cultura e non solo di cibo, come si racconta. Quello che piace, anche se forse non dovrebbe piacere, è che la gente vive alla bell’ e meglio, un po’ alla giornata, ma per chi arriva dall’efficiente Nord questo mood aiuta a lasciare andare e a sorridere di più.
Quando vieni al Sud i primi giorni sono da panico e paura: non sai come muoverti, non capisci come funzionano le cose, non sai perchè esista la controra e fino alle 17 non si sente anima fiatare e perchè si viva in strada e non in casa, ma trovata la chiave e il modo per sopravvivere poi scorre tutto a meraviglia.
Per esempio, i cartelli stradali sono a volte scritti a mano sulle porte, prendi un treno e sai quando parti ma non quando arrivi, per trovare una caletta degna di questo nome devi farti km sotto il sole sperando di non incontrare cammelli dato il Sole forte, ma sopravvissuti a tutto questo ci si lascia incantare dai panni stesi in strada che sembrano un quadro, dall’arte che è ovunque e ti sorpendi ad ammirare dolmen e sculture romaniche all’improvviso che ti prendono come uno schiaffo, dal sapore del cibo che sa di cibo per il gusto inconfondibile delle materie prime e dal “Ciao Signora” che non capisci cosa voglia dire, ma poi comprendi che è un modo per stringere un legame.
La Puglia non è solo cibo, ma un Museo a cielo aperto con una Natura che regna ancora incontrastata: si vede il Sole sorgere e tramontare e capisci quando inizia il giorno e quando finisce, ci sono calette costruite dal Vento dopo anni di lotta con il mare e le scogliere, ci sono le barchette colorate dei pescatori che ancora usano remi e reti, ci sono i pescatori che se hai la pazienza di chiacchierarci ti raccontano meraviglie e scopri che la pesca non è solo la lenza, ma sacrificio, arte, pazienza e lotta con la vastità del mare, ci sono gli ulivi grandi e immensi che disegnano l’architettura della terra e i contadini che da sempre lottano col Sole per difendere il loro raccolto, ci sono le donne che con le loro sapienti mani creano pranzi da brividi sfoderando le ricette tramandate da generazioni e poi la cultura religiosa con le processioni e poi i dolmen, i templari, i crociati e le Chiese romaniche.
Ma la cosa che apprezzo di più è il calore delle persone: tutto inizia con un “posso chiedere un’informazione?” oppure con un “Posso scattare una foto?” che le persone sfoderano uno dei loro sorrisi più grandi e sono pronti a farsi in quattro per aiutarti o per raccontarti le loro vite e, se va ancora meglio, per offrire un caffè, un passaggio o un pranzo facendoti sentire a casa.
Insomma, se venite in Puglia lasciate a casa per un po’ l’efficienza nordica, rilassatevi e godetevi gli imprevisti perchè, come dico sempre, chi sopravvive al Sud sarebbe in grado di sopravvivere ovunque, ma vi assicuro che come tremo dal panico quando arrivo, così tremo per la tristezza quando devo lasciare la mia meravigliosa e calda (in tutti i sensi) Terra."
Pat
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