Molfetta, 10/07/2021
"Ero in chiesa. Studiavo all'organo, stavo provando un brano. Si avvicinano tre persone. Alzo gli occhi, alzo le dita dalla tastiera e mi affretto a scendere dalla consolle per abbracciare la mamma e il figlio venuti a salutarmi."
A parlarci è Mons. Giuseppe de Candia dell'Ufficio diocesano Migrantes.
Gli emigrati molfettesi, o meglio i molfettesi d' America che tornano per conoscere le loro radici accompagnati dall'instancabile Roberto Pansini.
"La mamma Luisa mi dice: mio figlio, andato in pensione, voleva farmi un regalo e gli ho detto subito: portami a Molfetta. La prima visita la dovevo a te, don Giuseppe, che hai fatto tanti sacrifici per la nostra comunità di Hoboken. L'abbraccio è durato tanto, nella commozione.
Ho salutato Mauro Farallo, il sorridente poliziotto in pensione, che pur nato in USA, parla un dialetto molfettese perfetto.
Una familiare e lunga conversazione, con la soddisfazione dell'incontro e ci diamo appuntamento tra qualche giorno."
Il Valore del "turismo di ritorno" o turismo delle radici, che da sempre noi dell'Associazione Oll Muvi, conosciuta nel mondo come I Love Molfetta, ci impegnano a promuovere.
Dopo 60 anni torna per un lungo periodo a Molfetta, Luisa, torna per salutare anche i suoi cugini, partita a 13 anni negli USA, non ha mai partecipato ad un evento religioso legato alle processioni di Pasqua o della Madonna dei Martiri a Molfetta. Negli States invece partecipa tutti gli anni all' Hoboken Italian Festival organizzato dalla Società Madonna dei Martiri nel New Jersey.
In questi giorni scoprirà le tante cose belle che Molfetta può offrire perchè anche lei non potrà fare a meno di dire "I Love Molfetta".
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