Molfetta, 16/05/2021
Una bella notizia per il nostro concittadino molfettese, Mimmo Amato, scrittore, poeta e regista che ieri ha ricevuto una menzione speciale con il suo inedito Nên deneave (Non avevo), nell'ambito della prima edizione del Premio Letterario don Tonino Bello, sezioni “poesia metafisico-civile” e “giornalismo di prossimità”, promosso da Luce e Vita - Stola e Grembiule.
Ci descrive tutto con maggiori dettagli la giornalista molfettese Paola Copertino: "su un totale di 114 partecipanti, di cui ben 76 poeti per la sezione "poesia metafisico-civile" ecco i componimenti premiati"
1) Incolpevoli mondi di Assunta Spedicato (Corato)
2) Parole di silenzi di Tina De Santis (Bitonto)
3) ex aequo: Cieli di Tenerezza di Angela Aniello (Bitonto); Altre parole ci vorranno di Onofrio Arpino (Santeramo in colle)
Ad essere raggiunti dalle menzioni speciali sono stati il nostro Mimmo, assieme ai componimenti "Il sogno di Kamil" di Silvia Rizzello (Bari) e "Le vie del cielo" di Gloria Venturini (Lendinara, RO, Veneto)
La cerimonia di premiazione si è svolta interamente online, come le norme anticontagio richiedono, sui canali YouTube e Facebook della diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. A prender parte alla diretta sono stati il Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, il direttore di Luce e Vita Luigi Sparapano e il presidente di Stola e Grembiule don Angelo Mazzone.
Visti i bilanci e l'eco raggiunti, può dirsi superata la prova per questa prima sperimentazione del premio letterario dedicato a don Tonino Bello, figura chiave per la spiritualità e per l’azione pastorale nella diocesi, nonchè modello di poesia, capace di attingere alle vette del sublime nelle sue liriche e preghiere.
La sezione poetica infatti è stata profondamente ispirata dallo sguardo di don Tonino sulla realtà, genuino e profondo, scevro dalla superficialità e dalla ipocrisia caparbiamente radicata nella società attuale.
Complimenti dunque al nostro Mimmo Amato che ci auguriamo di rivedere presto sulle piattaforme social assieme a Mizio Vilardi, nei loro componimenti poetico-musicali a cui ci hanno oramai abituati, all'insegna del vernacolo molfettese puro e coinvolgente.
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