Molfetta, 05/10/2020
Oggi 5 ottobre 26° Giornata Mondiale degli insegnanti, tutti dobbiamo riflettere sull’importante ruolo che il docente occupa all’interno della comunità come faro educativo e dei saperi disciplinari.
La giornata è stata istituita nel 1994 e commemora la sottoscrizione delle Raccomandazioni dell’Unesco sullo status di insegnante, la principale struttura di riferimento per i diritti e le responsabilità dei docenti che è finalizzata alla promozione del miglioramento della condizione dei docenti nel mondo. L’obiettivo della giornata è quello di suscitare riflessioni sulle sfide che affrontano quotidianamente i docenti e sulle difficili condizioni di lavoro a cui spesso sono sottoposti. Questo giorno, infatti, è anche l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti in materia di istruzione e formazione.
Purtroppo, non tutti e non sempre, all’interno della società, riescono a comprendere fino in fondo lo straordinario lavoro dei docenti che troppo spesso sono delegittimati della funzione dell’insegnante.
Non tutti e non sempre riescono a cogliere quelle che sono le priorità e le urgenze di chi insegna e spende la sua vita occupandosi della formazione dei ragazzi.
I docenti, infatti, si interrogano quotidianamente intorno al senso da assegnare all’educazione dei giovani, alle modalità processuali attraverso cui si apprende, ma anche a quelle attraverso cui si insegna. Ma soprattutto i docenti, giorno per giorno, promuovono e costruiscono con i loro studenti i valori del dialogo, della tolleranza, del rispetto e della solidarietà, che sono le basi del vivere democratico e che permettono di garantire che i bisogni delle future generazioni continuino ad essere soddisfatte.
Queste mattina sono lì, profumati di igienizzante, mascherati e innamorati del lavoro, pronti a migliorare il mondo insieme agli studenti, pronti a togliere le loro paure, dopo un lockdown che come il lupo cattivo delle favole li ha spaventati tanto, e pronti a fare i conti con le paure, quelle dei grandi che spesso si chiamano “Lavoro precario”, “Concorso alle porte”, “Attesa di trasferimento da Nord a Sud e viceversa”.
L'associazione Oll Muvi, meglio conosciuta come I Love Molfetta, vuole augurare a tutti i docenti della scuola italiana di ogni ordine e grado Buon Lavoro, “ciò che l’insegnante è, è più importante di ciò che insegna”.
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link alla news.