Molfetta, 31/08/2020
Anche oggi continuiamo a parlare di "emigranti molfettesi", tante la testimonianze raccolte e condivise, sul nostro sito web dell' Associazione Oll Muvi, meglio conosciuta come I Love Molfetta, uno dei tanti progetti è stato quello di aver preso parte alla realizzazione di un libro, "Vita di un emigrante" di Franco Tammacco, ne abbiamo parlato in diverse occasioni, oggi condividiamo la testimonianza di Agostino Picicco.
Francesco Tammacco, molfettese, classe 1930, giramondo per lavoro, in questo libro ha fatto sintesi della sua vita, presentata come un romanzo avventuroso.
Una massima che ha applicato alla sua esistenza è stata: “Quando sei martello devi battere forte, quando sei chiodo devi resistere”. E lui è stato chiodo e martello, a seconda delle varie vicende della vita. Una esistenza rocambolesca tra vari Stati, senza certezze se non la fede e l’amore per la sua famiglia, alla quale anche nei momenti di magra non ha mai fatto mancare nulla.
La ricerca del benessere lo ha portato fuori dai confini molfettesi, con la schiena dritta, pronto a fare qualche scherzo o a prendersi qualche beneficio che gli veniva offerto, ma ligio e rigoroso nel lavoro e con la famiglia, rispettoso della terra che lo ha ospitato, ma anche delicato verso quella che ha lasciato, perchè magari a livello istituzionale non gli ha dato nulla, come lui dice, ma gli ha dato le radici, l’amore, la sagacia per andare avanti. Così si è portato Molfetta sempre nel cuore, ha preso moglie a Molfetta ed è sempre rientrato appena ha potuto. Anche se ha vissuto nel mondo, Molfetta ha sempre rappresentato il caldo approdo, la meta di una vita.
E Molfetta si è intrecciata con i suoi viaggi della speranza, i vari lavori svolti, i luoghi sempre diversi, rappresentando l’unica certezza insieme con la famiglia da mantenere e la determinazione ad andare avanti.
In questo libro di Francesco Tammacco si intrecciano sacrifici, qualche incomprensione, successi, delusioni, amicizie, amore, sostegni nel bisogno, aiuti a chi sta peggio. E poi la gioia di una nipote che si è sposata con Buddy Valastro, il più famoso pasticciere di Hoboken. Insomma, la serenità della vecchiaia che ha ancora tanto da insegnare e da comunicare.
Non per niente le riflessioni sul passato di Franco Tammacco sono svolte con mons. Giuseppe de Candia, dell'ufficio diocesano migrantes, anima dell’associazionismo molfettese nel mondo, in particolare dell’Associazione Oll Muvi meglio conosciuta come I Love Molfetta, con il quale ha condiviso confidenze e considerazioni, grazie anche a Roberto Pansini, presidente dell’associazione e motore di collegamento tra eccellenze di Puglia oltre oceano.
Qui l'intervista telefonica di Franco Tammacco su RAI ITALIA nel programma di "Italia con Voi" condotto da Monica Marangoni.
Agostino Picicco anche lui un "emigrante pugliese", vive a Milano lavora per l’Università Cattolica. Ha conseguito la laurea presso l’Università Cattolica di Milano e, successivamente, l’abilitazione professionale di avvocato e di giornalista pubblicista. Ha operato nella direzione di collegi universitari milanesi. Collabora come giornalista per riviste locali e on line. Partecipa con ruoli di responsabilità alla vita di diverse aggregazioni sociali, in particolare coordina le attività culturali dell’Associazione Regionale Pugliesi di Milano. E' componente del CGPM Consiglio Generale dei Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia.
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