Caro Presidente Conte, sono un probabile ex imprenditore

 

Caro Presidente Conte, sono un probabile ex imprenditore

 

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Molfetta, 27/04/2020


Noi dell'Associazione Oll Muvi, ai più conosciuti come I Love Molfetta, abituati alle "good news" oggi desideriamo coinvolgervi in una riflessione.

Pubblichiamo il messaggio di Roberto Maggialetti, giovane imprenditore molfettese, una realtà del mondo della notte e della ristorazione, che affronta con dignità questa fase di incertezza. Maggialetti dedica una profonda riflessione "al ruolo giocato" dall’ Imprenditore e alla responsabilità di fronte ai clienti, ai dipendenti, ai fornitori. Una messaggio sincero e coraggioso, che chiede una risposta a questa emergenza.

Caro Presidente Conte,
sono un probabile ex imprenditore del mondo delle discoteche e ristorazione, ex perchè a breve sarò costretto a chiudere la mia azienda, che ho costruito con tanto amore e tante difficoltà in questi anni.

Sono uno di quegli imprenditori che ama il suo Paese ed ha investito tutto se stesso cercando di valorizzare al meglio il nostro territorio.

Oggi sono deluso, deluso da uno Stato a cui non ho mai chiesto nulla, ma a cui ho solo dato, uno Stato che mi ha detto che dovevo chiudere la mia attività, ma io l’avevo già fatto perchè mi reputo un’imprenditire coscienzioso, che non mette a rischio l’incolumità dei propri clienti e dei propri dipendenti.

Beh, oggi, dopo il suo ennesimo discorso, ho capito che per voi non esistiamo, si non esistiamo. Sono due mesi, ormai,che abbiamo chiuso le ns attività , e mentre avete annunciato la graduale riapertura di tutte le attività, noi non siamo stati neanche considerati, come se non esistessimo, come se le 90.000 persone che vivono di questo lavoro e le 2500 aziende che fanno pubblico spettacolo, in Italia, non contino nulla.

Nessuno parla del nostro settore, nessuno pensa che le nostre aziende hanno un’anima fatta di tanti lavoratori e, con tanti costi (fitti, utenze, investimenti da pagare, tasse, fornitori) e con "incassi zero" non potranno resistere a lungo, non sapendo nè se, nè quando, nè come poter riaprire.

Io, come tanti altri imprenditori, non vogliamo il sostegno dello Stato, vogliamo solo poter ripartire, per poter mantenere vive le nostre aziende e mantenere i nostri dipendenti a cui teniamo tanto perchè sono il pilastro delle nostre attività.

Se non ci fate riaprire, allora, diteci voi come chiudere senza costi per un danno non cagionato da noi imprenditori ma dallo Stato che tardivamente ha chiuso i confini quando una epidemia era già in atto e se ne dichiarava lo stato di emergenza nella Gazzetta Ufficiale di gennaio 2020.

Il 28 aprile accenderò, simbolicamente, per l’ultima volta, le luci dei miei locali ed il 29 consegnerò le chiavi insieme agli altri imprenditori del mondo Ho.Re.Ca. , che aderiscono al Movimento Impresa, al Sindaco e Presidente dei Comuni d’Italia De Caro affinchè le consegni al Governo.

Un imprenditore deluso, amareggiato e lasciato solo dallo Stato
In fede, Roberto Maggialetti DF

 

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