Molfetta, 11/01/2020
Tra gli obiettivi di questo 2020 c'è quello di riaprire il Pulo, la suggestiva dolina carsica di età neolitica, utilizzata anche in età borbonica come importante e fruttuosa nitriera.
La storia di uno dei luoghi più affascinanti di Molfetta, negli ultimi 40 anni è stata più che mai travagliata. Dopo il terremoto dell'Irpinia del 1980, il luogo tanto caro ai molfettesi, fu ritenuto pericolante e dunque di lì a poco chiuso. Una nuova riapertura risale al 2008, anno in cui il sito fu affidato alla gestione del consorzio Polje sino al 2013 coincidente con la scomparsa della Provincia di Bari (ente proprietario della dolina) con relativo subentro dell'Area Metropolitana. Sono seguiti 6 lunghi anni di abbandono, durante i quali la vegetazione ha completamente sommerso il Pulo.
L'Amministrazione guidata da Paola Natalicchio aveva preparato il "terreno" per la stipula di una convenzione tra Comune e Area Metropolitana, divenuta realtà poco più di un anno fa quando la Giunta Minervini sottoscrisse un Protocollo d'Intesa con l'ex Provincia di Bari. Con essa, il Comune si è impegnato ad adempiere a tutte le incombenze tecniche e burocratiche con una partecipazione alla spesa di 800 mila euro, mentre 200 mila euro spetteranno all'Area Metropolitana.
Qui un video del "Pulo di Molfetta", oltre 2500 visualizzazioni, realizzato dall'associazione Oll Muvi, ai più conosciuti comI Love Molfetta, inserito sul canale youtube con altri preziosi video.
Nella giornata di venerdì 10 gennaio 2020, il Sindaco Tommaso Minervini, accompagnato dal vicesindaco Sara Allegretta, dall'Assessore ai Lavori Pubblici Mariano Caputo e dall'Ingegner Enzo Balducci, ha incontrato la stampa all'interno della dolina carsica, mostrando lo stato di avanzamento dei lavori.
Dal 2 gennaio questi ultimi sono ripresi in maniera decisamente più spedita, dopo che nei mesi precedenti era stato necessario procedere con una catalogazione delle numerose specie botaniche, alcune delle quali fortemente da preservare. Ieri mattina è stato possibile toccare con mano quanto sinora è stata fatto e soprattutto è stato possibile scendere sino alla nitriera e addirittura costeggiare le grotte carsiche.
Questo sentiero, già abbastanza percorribile, sarà completamente messo in sicurezza e senza dubbio rappresenterà in futuro motivo di interesse e attrazione turistica.
«Riapriremo anche questo importante luogo storico e naturalistico della città - ha commentato il primo cittadino - Sono iniziati i lavori di messa in sicurezza e per la tutela delle specie botaniche per riconsegnare questa struttura ai molfettesi entro la fine del 2020».
I primi interventi sono stati coordinati da For.Rest.Med, spin-off dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro" che ha ricevuto l'incarico dal Comune per questo primo step di attività. Come comunicato, saranno necessari ulteriori 60 giorni per ripristinare sia la viabilità principale (per le visite turistiche), sia quella secondaria per i servizi che saranno fruibili solo dagli operatori. Tutti gli interventi saranno monitorati da 2 archeologi dalla Soprintendenza.
fonte LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Ed. Bri
scritto dal giornalista molfettese Matteo Diamante
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