Molfetta, 19/11/2019
Sesta tappa della Visita Pastorale di Mons. Cornacchia nel quartiere intorno alla parrocchia di Sant’Achille a Molfetta.
Prosegue senza sosta la visita pastorale del Vescovo Mons. Domenico Cornacchia tra i quartieri delle quattro città della Diocesi.
Dopo aver visitato quello intorno alla parrocchia del Sacro Cuore di Gesù, ha dedicato la sua sesta tappa della visita pastorale ad uno dei quartieri periferici della città, raccolto intorno alla Chiesa di S. Achille.
Diversi gli incontri tenuti da Mons. Cornacchia, sebbene particolare interesse ha suscitato la visita ad anziani ed ammalati del quartiere. Spicca quella a nonno Francesco e nonna Maria, rispettivamente di 91 e 87 anni ai quali il Vescovo ha fatto sentire la propria vicinanza. Come più volte affermato da Mons. Cornacchia, la Visita Pastorale è una delle forme, collaudate dall’esperienza dei secoli, con cui il Vescovo mantiene contatti personali con il clero e con gli altri membri del Popolo di Dio. Nel tempo trascorso dal suo ingresso, oltre tre anni, Mons. Domenico Cornacchia ha già visitato in lungo e in largo la Diocesi.
E’ stato presente sul territorio incrociando le persone nei luoghi della vita quotidiana, incontrando gli operatori della pastorale, i ragazzi, i giovani, le famiglie, gli ammalati e gli anziani.
«Poter accogliere in casa il Vescovo – hanno commentato i due anziani visitati da Mons. Cornacchia – rappresenta per noi oltre che un grande onore, un’importante possibilità per ascoltare la sua parola e quanto succede in una società che purtroppo non possiamo più seguire, viste le nostre condizioni di salute. Crediamo che questo tipo di visite pastorali abbiano un senso se condivise con la gente e per la gente. Visitare gli anziani e gli ammalati, come ci ha confessato il nostro Vescovo, arricchiscono lui stesso di significati importanti che può diffondere durante la sua missione in questa Diocesi».
Mons. Cornacchia si è trattenuto con i due anziani lieto di ascoltare la loro storia di vita, fatta di alti e bassi, di affanni, acciacchi, ma anche di gioie per aver costruito una famiglia su cui la Chiesa Cattolica moderna afferma di voler puntare.
fonte La Gazzetta del Mezzogiorno Ed. Bari
scritto dal giornalista molfettese Matteo Diamante
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