Molfetta, 11/03/2016
"Marchiato" per non dimenticare
Vi raccontiamo oggi una storia curiosa
Nel 2014, dal "continente nuovissimo", dopo 40 anni, giunge in Italia Gino, figlio di emigranti molfettesi, con un sogno, quello di visitare la città che ha dato i natali ai suoi genitori.
Nato ad Adelaide, Gino è cresciuto con i racconti della lontana Molfetta, e si è talmente innamorato di questa città che per lui rappresenta legami e radici, da segnare indelebilmente sulla propria pelle lo stemma della città, scelta certo non comune.
In vacanza a Molfetta, passeggiando, mostra con orgoglio il tatuaggio riscuotendo le simpatie dai molfettesi e suscitando la curiosità di chi lo incontra
A Molfetta insieme con i genitori e famiglia, vive la festa patronale con grande devozione verso la Madonna dei Martiri; la stessa infatti viene festeggiata anche in Australia, ad Adelaide, sua terra di provenienza.
La comitiva di emigranti è entusiasta di passeggiare sotto gli archi delle luminarie, di visitare chiese, monumenti e di apprezzare la tradizionale cucina pugliese con le innumerevoli pietanze. Non poteva mancare la fermata obbligatoria in corso Dante per assaporare il "famoso" panzerotto fritto.
Solo poche settimane per vivere e visitare Molfetta; l'emozione quando è arrivato è stata tanta, una gioia immensa, anche il giorno della partenza che ha lasciato in lui un ricordo indelebile, con la speranza di tornare in Italia in vacanza, ritornare nella città delle sue origini.
Anche lui, come tanti emigrati e figli di emigrati amano Molfetta e pronunciano la frase in inglese "I Love Molfetta" con una dolcezza e nostalgia particolare.
Ancora un racconto, una testimonianza sul lavoro che, quotidianamente tramite i social e il sito web, noi dell'Associazione Oll Muvi insieme con l'Associazione Molfettesi nel Mondo e l'ufficio diocesano Migrantes, portiamo avanti senza fermarci.
"Sono loro che fanno la storia: i molfettesi nel mondo e queste sono le più belle testimonianze che ci ripagano dei sacrifici fatti."
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