Molfetta, 12/11/2015
La nostra devozione alla Madonna dei Martiri, di Molfetta, affonda le radici nel profondo nel cuore e del tempo.
"Nel negozio Portobello, a Molfetta, visitato in compagnia di Roberto Pansini, accolto come vecchia conoscenza dal proprietario, - a parlarci è Mons. Giuseppe de Candia - in una campana di vetro d’altri tempi, ho ammirato una statua di terracotta, di una buona altezza, 55 cm., conservata nel modo migliore e desiderata da parecchi acquirenti.
Acquistata alla svelta, la statua è stata posta nella mani del restauratore Beppe Paparella per esaminarne la fattura, lo stato di conservazione e provvedere alla pulitura, provare a farne una storia.
La statua ci dice di essere nata agli inizi del novecento: la cottura, il modo come sia stata vuotata prima della cottura, lo stato attuale della struttura, i colori e la loro posa in opera, il manto, il suo aggancio, gli angioletti che sostengono il manto regale. Tutto dice: un devoto artigiano, all’inizio del secolo XX ha espresso la sua devozione, forse per un tozzo di pane, su questo manufatto di delicatezza unica.
Il viso della Madonna ispira tenerezza. Il Bambino appoggia il suo braccio destro sulla spalla della mamma in modo singolare, attraversando velo e capigliatura. Ma siamo di fronte ad un artigiano che non ha studiato anatomia. Abbiamo tra le mani un piccolo anonimo capolavoro artigianale.
Quando la statua sarà spedita in America e sarà esposta e venerata nella cappella di una delle più prestigiose università americane, il Cappellano che l’ha chiesta perchè proveniente dalla parrocchia Saint Francis di Hoboken, presente ogni anno alla festa della sua parrocchia d’origine, potrà pregare per sè, per la sua azione pastorale tra gli universitari, e potrà esporre la storia di una devozione presente e vitale in cinque Comunità australiane, una Comunità argentina, due Comunità americane che tra poco diventeranno tre."
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