Molfetta, 30/10/2015
Oramai sempre più nei social network spopola, da qualche anno, un “carattere speciale”: il # (cancelletto per i profani).
Questo simbolo, che d’ora in poi chiameremo tag, è comparso per la prima volta sulla chat Internet Realy Chat allo scopo di etichettare gruppi ed argomenti, ma la sua popolarità è legata alla a nascita di Twitter, che li ha usati fin da subito come modo per contrassegnare le parole chiave, raggruppare i messaggi (tweet) e indicizzare i contenuti in modo semplice.
Facebook invece solo dal 2013 ne ha deciso l’introduzione.
COSA COMPORTANO GLI HASHTAG
Prima di iniziare ad usare gli hashtag è bene essere a conoscenza di alcune implicazioni che il loro uso comporta:
– su Twitter se si usa un hashtag in account pubblico, chiunque compia una ricerca per l’hashtag appena inserito potrà trovare il post nel quale è contenuto;
– una volta che un hashtag è stato inserito non può più essere rimosso o controllato e quindi può trasformarsi in un successo, ma anche in un colossale flop;
– su Facebook cliccando su un hashtag è possibile visualizzare solo il post dei propri amici o di chi ha impostato un livello di privacy pubblico. Quindi chi vuole essere rintracciato deve pubblicare un hashtag in un messaggio pubblico;
– su Facebook gli hashtag sono cliccabili anche se sono stati pubblicati tramite un altro servizio (Es. Instagram, Twitter).
PERCHE’ USARE GLI HASHTAG
Gli hashtag si usano principalmente per seguire o tracciare un evento oppure per incrementare la propria popolarità. Oppure è possibile usare gli hashtag su Facebook per visualizzare tutti i post che sono attinenti o legati ad un argomento, infatti Facebook trasforma automaticamente i tag in link.
Con un click è possibile visualizzare una lista di post di altre persone in cui il tag è contenuto (differenza di Facebook rispetto a Twitter).
COME USARE HASHTAG
Non esistono delle regole precise per usare gli hashtag, ma solo dei piccoli accorgimenti che ne permettono un uso efficace e che potrebbero renderli molto seguiti se non addirittura virali.
La prima cosa da fare è essere molto specifici e attinenti: se si vuole esprimere la propria opinione su un argomento pubblico l’hashtag deve essere il più correlato possibile all’argomento stesso.
Se, ad esempio, si vuole parlare della città di Molfetta molto semplicemente si può utilizzare l’hashtag #cittadimolfetta oppure #molfetta e così via.
Un altro trucco da utilizzare è quello di non “farsi prendere la mano” e inserire troppi hashtag tutti insieme: il numero consigliato è compreso tra uno e tre. Più si è stringati più si risulta chiari e specifici.
Per essere ulteriormente sicuri del successo del proprio post è meglio usare hashtag già affermati piuttosto che cercare di inventarne uno nuovo.
Noi dell'Associazione #ollmuvi vi invitiamo a pubblicare sul vostro profilo Facebook o Twitter #ilovemolfetta.
L’hashtag non deve essere usato solo perchè di moda, ma sarebbe l’ideale se fosse inserito in un contesto; non si può pubblicare un hashtag che in quel momento ha sicuramente un significato per il suo compositore, ma per chi vi si imbatte non ha nessun significato specifico, oltre al contenuto intrinseco dei vocaboli che lo compongono.
Buona norma sarebbe includerlo in una frase che ne chiarisca l’utilizzo, in modo da avere una comunicazione migliore: NO: #goodnews, SI: sul sito web www.ilovemolfetta.it troviamo solo #goodnews.
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