Molfetta, 30/09/2015
I preparativi della festa per la Madonna dei Martiri ad Hoboken, nel New Jersey, sono quattro giorni di intensa attività lavorativa, e noi dell'associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, vi siamo testimoni.
"Siamo in sei persone che di prima mattina, intorno alle 6 a.m., si incontrano per sistemare la barca della Madonna, che si trovano al porto di Weeahkean, addobbando con bandiere e pavesi il perimetro della imbarcazione. Subito dopo prepariamo anche il palco dove verrà collocata la statua della Madonna. Per questa operazione impieghiamo circa due ore.
A conclusione torniamo al CLUB della Madonna dei Martiri dove tutti ci aspettano. Ognuno di loro si prepara ad indossare l'abito, "affittato come ogni anno", perchè la taglia di ciascuno di loro è sempre superiore a quella dell'edizione precedente.
Quest'anno c'è un grande novità: la presenza, per la prima volta, anche del Comandante della Stazione della Compagnia dei Carabinieri, il luogotenente Giuseppe Malerba in alta uniforme.
Tutti in sfilata con tanto di banda passando prima dalla casa del Presidente storico ad Hoboken, per un rito "portafortuna".
Si arriva in Chiesa, alla St. Francis, stracolma di fedeli, che attendono i partecipanti al corteo processionale. L'omelia di Mons Giuseppe de Candia è chiara a tutti; per farsi capire spesso utilizza delle frasi anche in dialetto molfettese, e tutti apprezzano e applaudono il sacerdote che da oltre 40 anni non fa mancare la sua "preziosa presenza" agli emigrati.
La processione inizia subito dopo la messa e i preparativi del simulacro che viene posizionato sulla base all'esterno della chiesa. A seguito dell'apertura del grande tendaggio, con la presenza dei fedeli e il battimano generale, si dà il via alla processione per le strade di Hoboken.
In una lunga processione raggiungiamo il lungomare di Hoboken, per l'imbarco dove sono ormeggiati i due traghetti che ospiteranno uno i fedeli e l'altro il simulacro della Madonna dei Martiri e parte del direttivo della festa.
Si naviga sulle acque del fiume Hudson; raggiungiamo la zona di Ground Zero dove ci si ferma per un minuto di silenzio, vengono poi lanciati a mare dei fiori "per non dimenticare".
Mons. Giuseppe de Candia, a questo punto rivolge una preghiera con lo sguardo verso la nuova Freedom Tower, in segno di libertà.
Successivamente si passa vicino ad Ellis Island l'isola dove arrivavano tutti gli emigrati, e d'obbligo il passaggio dalla Statua della Libertà, per poi rientrare alla base e arrivare al Frank Sinatra Park.
Sul grande palco allestito per l'occasione, il Presidente della festa consegna delle targhe di riconoscimento sia a Mons. Giuseppe de Candia, sia al Gruppo Casillo, che ha aiutato tanto per la spedizione delle luminarie e anche a Roberto Pansini, rappresentante dell'associazione "Oll Muvi", ovvero I Love Molfetta, per il costante impegno profuso verso gli emigrati.
La Madonna dei Martiri di Hoboken, attraversa tutto il Frank Sinatra Park passando sotto le luminarie, quelle di Molfetta, tutti con lo sguardo verso il cielo, perchè "grazie a Lui", grazie a Dio tutto è andato per il meglio.
Ci portiamo verso la chiesa, per la ritirata del simulacro, è buio, tutti siamo un po' stanchi, ma soddisfatti e contenti per aver vissuto, ancora una volta, un'esperienza impagabile.
In serata il Frank Sinatra Park si riempie nuovamente di gente. Tanti i molfettesi accorsi non solo per i fuochi pirotecnici, ma anche per ascoltare la cantante arrivata da Molfetta, Nestia Abbattista. La sua esibizione conquista per l'internsità della sua voce che arriva al cuore di tutti. E' una esplosione di gioia da parte dei presenti felici di averla avuta come "special guest" all'Hoboken Italian Festival: the fest of Madonna dei Martiri 2015.
Dopo lo show dei fuochi pirotecnici, la gente applaude e l'appuntamento è rimandato al prossimo anno, un'edizione speciale, importante perchè si festeggiano i 90 anni di questa festa tanto amata dalla comunità molfettese.
Speriamo di poter essere artefici di altri progetti per abbattere le distanze tra Molfetta e gli emigrati creando ponti fra i continenti."
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