Molfetta, 04/07/2013
Oggi è il 4 luglio, festa nazionale degli Stati Uniti d’America che commemora l’adozione della Dichiarazione di indipendenza del 4 luglio 1776, con la quale le Tredici Colonie si distaccarono dal Regno Unito di Gran Bretagna.
Che gli Americani siano un popolo particolarmente nazionalista non v’è dubbio, derivazione probabile dal fatto che l’immigrazione abbia accomunato varie persone, usi, costumi e tradizioni in un calderone che, man mano, ha cercato identificazione in qualcosa di ben più grande ed ampio che non fosse soltanto il ricordo della Madre Patria.
E così, ogni momento, ogni ricorrenza storica rappresenta l’occasione giusta per rinnovare il proprio orgoglio a stelle e strisce, innalzando stendardi e cantando a squarciagola l’inno del Nuovo Mondo.
Ma il 4 luglio, il giorno dell’Independence Day, è molto di più che una semplice festa: è una vera e propria celebrazione dell’essere americani, la volontà e sopratutto la consapevolezza di essere Nazione e di seguire i principi e i valori che i Padri Fondatori hanno instillato nei cuori di ogni Yankee che si rispetti.
Durante la giornata del 4 luglio, tutti gli americani seguono un rituale preciso, che solitamente si realizza con la partecipazione alle parate mattutine proposte dalle grande città.
Da sempre i colori che contraddistinguono questa festa sono quelli della bandiera americana, bianco, rosso e blu. È poi un classico il barbecue con amici e parenti che si riuniscono all’aperto, in mezzo a decorazioni a stelle e strisce, prima dei fuochi d’artificio serali e dei canti patriottici cantati a squarciagola, come ad esempio l’inno nazionale The Star-Spangled Banner.
Ma come accennato il 4 luglio è anche sinonimo di fuochi d’artificio.
Nel 2011, New York ha battuto ogni record con i fuochi più imponenti del paese, sparando oltre 22 tonnellate di fuochi, un evento straordinario nel luogo più iconico d’America, New York City: sia trascorrendo la giornata a Central Park, che vedendo l’orizzonte illuminato da fuochi d’artificio, New York, offre un’esperienza patriottica che non può essere trovata altrove.
Inoltre, a mezzogiorno in punto, nelle basi militari si svolge un saluto militare, chiamato Salute to the Union ( il saluto all'Unione ), in cui vengono sparati tanti colpi di pistola quanti sono gli stati che compongono gli Stati Uniti.
Un saluto a tutti gli emigrati molfettesi che si trovano negli Stati Uniti, la terra che gli ospita da anni, a tutti voi: Happy Independence Day
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