Molfetta, 17/05/2013
Tanti applausi e congratulazioni per NOZZE D'AGOSTO "una commedia all'italiana" questa la definizione di alcuni critici cinematografici presenti in sala, nel piccolo cinema Apollo 11 a Roma, "ma nessuna recitava era tutto reale", complimenti al regista Andrea Parena.
La rassegna "Materiali d'Amore", promossa da marechiarofilm produzioni, è un percorso visivo ed emotivo che ha come protagonista l’amore, il primo appuntamento è stato martedì 14 con la proiezione del film documentario: "Nozze d'agosto" girato in Puglia a Molfetta, prodotto dalla BabyDoc Film di Torino.
Presenti in sala oltre a critici cinematografici, associati, curiosi, non sono mancati molfettesi che vivono a Roma, e direttamente da Molfetta due dei 4 protagonisti Roberto Pansini ideatore del MatriMovie e Max Pansini l'esperto deejay.
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Alcune note di regia, a parlare è Andrea Parena
Il film racconta, credo, una realtà più per come essa si mostra, che per come è realmente.
La realtà che avevamo di fronte, fin dal soggetto scelto, le feste di matrimonio, è una realtà di rituali che si ripetono, più o meno, uguali a se stessi.
Questo si è riflesso nella struttura narrativa del film, dove il prima e il dopo del tempo reale, lineare, sono diventati il prima e il dopo di un tempo che si ripete.
I viaggi in auto del dj Max da una festa all'altra, le varie proiezioni al cinema dei filmini, le feste in cui cambiano non il luoghi, ma le “location”, in quanto palcoscenici di una continua messa in scena del quotidiano.
Così, in questa struttura ciclica, in qualche modo rituale, ci siamo presi la libertà di dare un tempo proprio ad ogni personaggio, fino, per esempio, a far “durare” tutto il tempo del film una singola chiacchierata al tavolo del bar o un singolo “sound check” del cantante Nico.
Ho conosciuto Roberto Pansini dopo aver visto il sito di “MatriMovie” su internet.
Mi aveva colpito la sua idea di proiettare dentro i cinema di paese i filmini di matrimonio, così ho deciso di conoscerlo e sono andato a Molfetta, dove ho incontrato tutto il suo entourage di professionisti delle feste di nozze.
Mi è subito sembrato un mondo molto interessante e abbastanza distante dal mio da farmi venire il desiderio di buttarmici dentro e raccontarlo.
Ci sono documentari in cui si affrontano temi precisi che si conoscono bene, su cui ci si è fatti un’idea approfondita, in questo caso, per esempio, si poteva costruire un film sull'enorme business del matrimonio, sul dispendio di denaro in tempi di crisi, sull'indebitamento degli italiani a causa dei matrimoni, sul conformismo o tante altre cose. In altri casi, invece, fare un documentario può somigliare al varo di una barca che prende il mare, o più semplicemente ad un incontro in un posto nuovo.
Nel fare "Nozze d'Agosto" abbiamo voluto, tutta la troupe, abbandonarci a questo incontro, come un ragazzino di prima elementare che, per la prima volta, va a trovare al pomeriggio il nuovo compagno di banco, vede la sua casa, le stanze, il giardino, i suoi giochi, si stupisce e intanto prende confidenza con un mondo nuovo.
Sono contento di quello che è scaturito dall'incontro tra noi come “documentaristi” e i personaggi del film.
Come tutti i documentari, ma forse come tutti i film in generale, Nozze d'Agosto è il racconto dell'incontro tra chi filma e chi viene filmato.
La messa in scena c'era già: erano Max Pansini il deejay; Nico Spadavecchia con la sua band; Roberto Pansini dj e il creatore del MatriMovie; indossavano da professionisti il loro abito per entrare in scena ogni giorno, e non è mancato il regista di film di nozze Mauro de Pinto a mettere e mettersi in scena per mestiere.
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