Molfetta, 19/04/2013
Don Tonino era un uomo. Schizzare con rapidità dei bozzetti e stendere con diligenza le note portanti di certe personalità, non è facile.
"In venti anni, non ho parlato di don Tonino e mi accorgo solo ora, che la mia sobrietà ha potuto dar agio a degli equivoci.
Oggi, in punta di penna, (chi ci scrive è Don Giuseppe de Candia), accenno appena ad una melodia dolcissima, cantata a squarciagola e con poca professionalità artistica da tanti aedi che vogliono cavalcare l'onda.
Mi accorgo di aver trascritto sul pentagramma del mio cuore le ere geologiche che ha attraversato la nostra Chiesa locale in pochi anni, di aver conservato per molto tempo un libro "cuore". Un pezzo della mia vita trascorsa all'ombra di un santo.
Testardo, ho conservato tutto con gelosia di un innamorato. Ho messo un nastrino intorno ai floppy disk per distinguerli tra i tanti e tenerli sottocchio come orientamento. Ho conservato un piccolo tesoro.
Temevo una delusione che potesse farmi male. Oggi sciolgo il nastrino: uno squarcio coloratissimo della mia vita, giorni faticosi vissuti accanto ad un uomo vero. Rileggo rimorsi, lotte interiori, liti quotidiane allagate in in un oceano che si chiamava sorriso. Quel magma vulcanico scotta ancora.
Perchè solo oggi sciolgo il nastrino?
...Quando gli amici ti chiedono un sacrificio...
Per rendere partecipe chi ama veramente don Tonino di queste schegge di passioni di un uomo, brillate qualche giorno e conservate con cura nel cuore con l'illusione che brillino ancora e che siano ancora incandescenti, oggi mi sembra doveroso.
Grazie I Love Molfetta, rileggere dà gioia al crepuscolo della mia vita."
Don Giuseppe de Candia
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