Molfetta, 10/03/2013
Il film cortometraggio "Volti" diretto da Antonio De Palo, giovane regista italiano, pugliese per esser precisi di Molfetta (Bari), sarà presentato in anteprima mondiale a Washington, capitale statunitense, quest'oggi 10 marzo presso lo US Navy Heritage Center dalle ore 2:15-4:30 PM.
Continuerà a restare in terra americana, prossimamente, a fine aprile, parteciperà ad un festival cinematografico in California, dove ha ricevuto l'invito ufficiale.
Il cast affianca a Davide Sassanelli, Riccardo Lanzarone e Luca Crocicchio, due volti molto noti del cinema e della televisione italiana come Giorgio Colangeli vincitore del David di Donatello 2007 (Il Divo, 20 Sigarette, Romanzo di una Strage), e Pietro De Silva (La Vita è Bella, Non ti muovere).
Il film racconta la storia di Riccardo, un bambino con sindrome di Down, con una grande passione per il teatro. Nei pomeriggi , con la complicità del signor De Angelis, entra furtivamente nel piccolo teatro di paese per assistere alle prove di Mattia, che prepara uno spettacolo ispirato a Marcel Marceau. Il giovane Mattia, però, nasconde un segreto di cui nessuno può sospettare.
L’obiettivo di “Volti” è quello di riflettere in modo diretto, crudo, sulla questione del processo di integrazione con l’ ”altro”, proponendo un tentativo di riflessione sui processi morali negati, ma necessari, al riconoscimento dell’ ”altro”.
L’alterità” specificatamente indicata, nella proposta filmica, è quella della persona con disabilità. Pertanto, si vogliono indagare i meccanismi di integrazione che si sviluppano nelle relazione tra normodotati e le persona con disabilità, cercando di porre in essere una riflessione sugli ostacoli che ne impediscono di fatto una concreta integrazione. L’integrazione, in questo caso, si fonda sul labile confine esistente tra abilita/inabilità. Per questo, credo, che l’integrazione tra normodotati e persone con disabilità sia soprattutto un processo culturale, morale, che nel riconoscimento delle capacità altrui trova la prova tangibile di un confine labile legato alla presunta ed esclusiva abilità del normodotato che, di contro, genera il vero preconcetto che impedisce di fatto la relazione con l’”altro”.
Questo film ha ottenuto il patrocinio delle più importanti associazioni italiane per persone con disabilità – FISH AIPD ANPE
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