Molfetta, 23/01/2012
Molfetta va a teatro per la commedia in 3 atti in vernacolo molfettese di Michele de Candia: "U sènghe nen è acque"
Dopo “La lèttere” e “Mègghie come è sciaute” l’autore Michele De Candia, con questa commedia, termina l’analisi sulla famiglia. Più commedia, meno farsa; più anima, meno corpo.
La famiglia, l’amore per la famiglia – che non deve mai mostrare segni di crisi – vista attraverso l’amore di una madre (Sofia), dei fratelli (Rocco e Leonardo), l’amore di segreti……..nascosti a tutti, ma che forse tutti……..conoscono.
Storie, amori, segreti della famiglia “Salvemini”.
Non casuale la sua composizione – madre anziana, figlio maggiore, figlio minore, nuora, nipote – si muovono tutti nel campo degli affetti che nascono e che “devono morire” nella famiglia stessa, punto fermo nella vita di tutti i componenti.
Fanno da sfondo personaggi di una società che “tira a campare”, isolati in se stessi.
Sicuramente il testo pìù intenso e, forse, più sofferto scritto dall’autore che non solo invita a riflettere, ma che spinge un po’ tutti ad indagare, con rispetto, nella propria vita e nelle tante contraddizioni umane.
PERSONAGGI
Nonna Sofia (padrona di casa) Isa SGHERZA
Rocco (figlio minore di Nonna Sofia) Giovanni SALTARELLI
Carmela (moglie di Rocco) Mariella FACCHINI
Tommasino (figlio di Rocco e Carmela) Franco LA ROCCA
Leonardo (fratello di Rocco) Giorgio LATINO
Gabriele (macellaio) Vito DE TRIZIO
Zia Chiarina (sorella di Nonna Sofia) Mena PISCHETTOLA
Lauretta (vicina di casa) Caterina TATTOLI
Marialena (figlia di Lauretta) Daniela DE PINTO
Gorgoglione (maresciallo) Michele RUGGIERO
Occhiobello (appuntato) Donato DE BARI
Regia Giorgio LATINO - Scenografia Antonio Ragno, Daniela De Pinto Palco Antonio De Nichilo Suggeritrice Maria Latino
Organizzazione Donato De Bari , Giovanni Saltarelli Luci & Fonia Angelo Di Fidio Musiche & parole Gennaro Ciccolella Fotografia & Video Studio Valentina
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