Molfetta, 25/09/2011
Don Giuseppe de Candia ci scrive dall'Australia:
Carissimo, oggi a Sydney (Leichhart) nella chiesa dei Francescani, ho celebrato la Messa della domenica con i Molfettesi, i Giovinazzesi e altri.
Mi sono permesso aggiungere che la Madonna non desidera tanto le feste quando la devozione verso
di Lei che porta a suo Figlio, Gesu'.
La devozione ha alla base la collaborazione all' interno della comunta', il rispetto e l'aiuto a chi non puo', la correzione fraterna, la partecipazione alla Messa della domenica, l'ascolto della Parola Dio.
Alla celebrazione ha partecipato anche un gruppo di
padre Pio. Intanto ho preso contatto perla prossima domenica: celebrero' la Messa alla radio di Sydney con padre Dino, un sacerdote novantenne ancora lucido e forte, che ha dedicato la vita per gli emigrati italiani.
L'incontro con padre Dino mi ha intenerito e commosso per l'esempio e la dedizione di questo sacerdote missionario per gli italiani.
Altra riflessione: i missionari per gli italiani si sono invecchiati e non hanno piu' ricambi mentre ci sono ancora tanti italiani che non parlano l'inglese. Lunedi sera ad Adelaide (Newton) appena mi sono seduto in chiesa, sono stato assalito dalla gente pronta a confessarsi.
Come sacerdote, mi stringe il cuore, ma ho cacciato quasi come tentazione la voglia di rimanere qui. Che farei con i miei ottant'anni? Sono a fine corsa. Ma spero, con l'aiuto del Signore, di fare ancora quello che il Signore vorra'.
Carissimo, scusami questo sfogo con un abbraccio lanciato a Molfetta da Sydney.
Don Giuseppe
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