Molfetta, 26/01/2025
Ogni anno il 27 gennaio si celebra il Giorno della memoria, un evento che avviene in contemporanea in Italia e nel resto del mondo.
Il 27 gennaio 1945 è il giorno in cui, alla fine della seconda guerra mondiale i cancelli di Auschwitz vengono abbattuti dalla 60esima armata dell’esercito sovietico.
L'insieme dei campi di concentramento che conosciamo come Auschwitz non era molto distante da Cracovia, in Polonia, e si trovava nei pressi di quelli che erano all’epoca i confini tra la Germania e la Polonia. Con l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, già intorno alla metà di gennaio, le SS iniziarono ad evacuare il complesso: circa 60.000 prigionieri vennero fatti marciare prima dell’arrivo dei russi.
Di questi prigionieri, si stima che tra 9.000 e 15.000 siano morti durante il tragitto, in gran parte uccisi dalle SS perchè non riuscivano a reggere i ritmi incessanti della marcia. Altri prigionieri, circa 9.000, erano stati lasciati nel complesso di campi di Auschwitz perchè malati o esausti: le SS intendevano eliminarli ma non ebbero il tempo per farlo prima dell’arrivo dei sovietici.
Qui di seguito una selezione che offre un percorso cinematografico attraverso la memoria storica dell’Olocausto, con film che trattano il tema da diverse prospettive.
Sia che si tratti di storie vere, racconti di fantasia o documentari, ognuno di questi film rappresenta un’occasione per riflettere sull’importanza del ricordo e sul dovere di non dimenticare.
Schindler’s List (1993) – Regia di Steven Spielberg
Un capolavoro che racconta la storia vera di Oskar Schindler, un industriale tedesco che salvò oltre mille ebrei impiegandoli nella sua fabbrica. Il film è un potente tributo alla memoria delle vittime dell’Olocausto e ha vinto sette premi Oscar.
La vita è bella (1997) – Regia di Roberto Benigni
Un delicato equilibrio tra commedia e dramma, narra la storia di Guido, un padre che trasforma la prigionia in un campo di concentramento in un gioco per proteggere il figlio dagli orrori della guerra. Vincitore di tre Oscar.
Il pianista (2002) – Regia di Roman Polanski
Basato sulla storia vera di Władysław Szpilman, un pianista ebreo sopravvissuto all’occupazione nazista di Varsavia. Il film, diretto da un sopravvissuto alla Shoah, è un intenso racconto di resistenza e sopravvivenza.
Arrivederci ragazzi (1987) – Regia di Louis Malle
Ispirato all’infanzia del regista, racconta l’amicizia tra due ragazzi in un collegio francese durante l’occupazione nazista, fino a quando uno di loro, ebreo, viene tradito e deportato.
Il bambino con il pigiama a righe (2008) – Regia di Mark Herman
La storia di un’amicizia tra un bambino tedesco e uno ebreo prigioniero, separati dal filo spinato di un campo di concentramento. Mostra l’Olocausto attraverso lo sguardo innocente dei bambini.
Storia di una ladra di libri (2013) – Regia di Brian Percival
Tratto dal romanzo di Markus Zusak, segue la vita di Liesel, una ragazza tedesca che trova rifugio nei libri durante il nazismo e aiuta a nascondere un ebreo perseguitato.
La tregua (1997) – Regia di Francesco Rosi
Adattamento dell’omonimo libro di Primo Levi, racconta il lungo e difficile ritorno a casa di un sopravvissuto italiano dopo la liberazione del campo di Auschwitz.
La scelta di Sophie (1982) – Regia di Alan J. Pakula
Un dramma intenso in cui Meryl Streep interpreta una donna sopravvissuta all’Olocausto che nasconde un tragico segreto legato al campo di concentramento.
Notte e nebbia (1956) – Regia di Alain Resnais
Breve ma potente documentario girato nei campi di concentramento abbandonati, che mescola immagini d’archivio e riprese contemporanee per testimoniare gli orrori dell’Olocausto.
Conspiracy – Soluzione finale (2001) – Regia di Frank Pierson
Un film che ricostruisce la Conferenza di Wannsee del 1942, durante la quale i gerarchi nazisti pianificarono nei dettagli la "soluzione finale" contro gli ebrei.
Hannah Arendt (2012) – Regia di Margarethe von Trotta
Racconta la figura della filosofa Hannah Arendt e il suo reportage sul processo a Adolf Eichmann, che portò alla famosa teoria della "banalità del male".
L’ONU proclama il 1 novembre 2005 la Giornata Internazionale della Commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto, il 27 gennaio di ogni anno.
Il 27 gennaio è il giorno in cui nel 1945 l’Armata Rossa abbatte i cancelli di Auschwitz
Gli stati membri dell’ONU hanno il dovere di trasmettere alle nuove generazioni le “lezioni dell’Olocausto”
I luoghi storicamente significativi della Shoah vanno conservati.
Le SS costringono gran parte dei prigionieri (circa 60.000 persone) a lasciare il campo prima che arrivino i russi. Erano rimasti ad Auschwitz circa 9000 internati.
La data è diventata col tempo un simbolo della fine delle persecuzioni naziste.
La memoria della Shoah non ricorda soltanto il popolo ebraico, ma è un fatto universale che riguarda tutta l’umanità. Non basta condannare il male: è importante studiare e capire come è potuto accadere!
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