Inaugurazione del nuovo organo positivo gotico Duomo di Molfetta

 

Inaugurazione del nuovo organo positivo gotico Duomo di Molfetta

 

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Molfetta, 20/01/2024


comunicato stampa

Sabato 20 gennaio presso il Duomo di Molfetta verrà inaugurato il Nuovo Organo positivo gotico con l'esecuzione dell'Ufficio "In Festo Maternitatis Beatae Mariae Virginis" di Vito Antonio Cozzoli (1777-1817).

L’ufficio in canto neogregoriano In Festo Maternitatis Beatæ Mariæ Virginis fu «posto in nota dal Reverendo Don Vito Antonio Cozzolli per cantarsi la prima volta nel coro di Molfetta lì 7 ed 8 Ottobre 1809» (Archivio Diocesano Molfetta, Libri corali, n. 19, Directorium Chori).

È probabile che l’ufficio sia stato composto su esplicita richiesta del Capitolo Cattedrale, di cui Cozzoli era Partecipante cantore sin dal 1805, e utilizzato verosimilmente per solennizzare i primi e i secondi vespri per la festività della Madonna del Rosario.

La composizione fa parte di un discreto catalogo di composizioni in canto neogregoriano opera dei musicisti e maestri di maestri di cappella al servizio del Capitolo di Molfetta tra Seicento e Ottocento e testimonia la frequentazione di questo genere compositivo in ordine alle esigenze del culto. Cozzoli apprese la lezione del gregoriano (composizione e interpretazione) durante gli anni del Seminario a Molfetta – tra il 1787 e il 1795 – alla scuola del maestro di canto gregoriano Francesco Saverio Massari, del quale sopravvivono composizioni simili.

L’ufficio di Cozzoli sarò eseguito dalla Schola Gregoriana della Cappella Musicale Corradiana diretta da Antonio Magarelli, con l’alternatim organistico eseguito dall’organista Gaetano Magarelli su un piccolo organo positivo gotico opera del maestro organaro Paolo Tollari di Fossa di Concordia (Modena), opus CLXI.

Nuovo Organo positivo gotico opera del maestro organaro Paolo Tollari (opus CLXI)
Lo strumento è frutto dello studio storico e iconografico condotto da Tollari su un’anonima Miniatura con organo e figure (Napoli, 1350-1410).

Di seguito una breve scheda tecnica: tastiera di 31 tasti (Si1-Fa4), unico registro di Principale 4’, trasmissione meccanica sospesa, due mantici manuali, somiere in massello di noce nazionale, cassa in massello di abete rosso, La corista a 415 Hertz a 30 °C, temperamento mesotonico.

La Passio D.N.I.C. secundum Ioannem fu composta nel 1816 dal sacerdote e musicista molfettese Vito Antonio Cozzoli. L’oratorio si presenta come un unico grande affresco musicale del racconto della passione. La sua struttura compositiva evidenzia la dipendenza dal modello delle Passio di scuola napoletana, rivelando allo stesso tempo un’evoluzione del linguaggio musicale; è evidente come Cozzoli guardi con deferenza al passato per raccoglierne il prezioso retaggio all’alba del Romanticismo. Nel 2013 la Cappella Musica Corradiana, coro e orchestra, diretta da Anrtonio Magarelli, ha realizzato un’incisione discografica della Passio per l’etichetta Digressione Music con strumenti d’epoca; la documentazione archivistica ha consentito di riprodurre fedelmente lo stesso organico strumentale della prima esecuzione avvenuta nel 1816 nella Cattedrale di Molfetta sotto la direzione dello stesso autore.

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