Molfetta, 22/02/2023
Oggi si apre il periodo della Quaresima, è il Mercoledì delle Ceneri.
A Molfetta nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 febbraio 2023, vì è stata la processione della Croce per le strade della città, con un notevole flusso di gente.
A mezzanotte esatte le campane della Cattedra hanno scandito i trentatrè lenti rintocchi, la grande Croce sorretta da un confratello della Morte incappucciato, con a lato altri due che reggevano ognuno un fanale, in processione per Molfetta, in preghiera e al buio della notte, hanno raggiunto il Calvario, dove è terminato il percorso.
La Processione della Croce a cura dell'Arciconfraternita della Morte dal Sacco Nero.
Qui un video dei riti della "Settimana Santa Molfettese" fornitoci dall'Arciconfraternita della Morte, inserito sul canale YouTube ilovemolfetta, dell'Associazione Oll Muvi.
Per introdurci in questo lungo periodo liturgico molto significativo per la fede di ogni cristiano, abbiamo pensato di ricorrere a un testo quaresimale di don Tonino Bello pubblicato per la Pasqua del 1989, e scritto il 5 febbraio nella domenica precedente il Mercoledì delle Ceneri. Ne proponiamo una parte, capace di stimolare una precisa meditazione sul rito che la Chiesa celebra nella giornata di oggi.
«Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi. Tra questi due riti, si snoda la strada della quaresima. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perchè si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala.
Pentimento e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. Non c’è credente che non venga sedotto dal fascino di queste due prediche. Le altre, quelle fatte dai pulpiti, forse si dimenticano subito. Queste, invece, no: perchè espresse con i simboli, che parlano un “linguaggio a lunga conservazione”. È difficile, per esempio, sottrarsi all’urto di quella cenere. Benchè leggerissima, scende sul capo con la violenza della grandine. E trasforma in un’autentica martellata quel richiamo all’unica cosa che conta: “Convertiti e credi al Vangelo”. (…)
Quello “shampoo alla cenere”, comunque, rimane impresso per sempre: ben oltre il tempo in cui, tra i capelli soffici, ti ritrovi detriti terrosi che il mattino seguente, sparsi sul guanciale, fanno pensare un attimo alle squame già cadute dalle croste del nostro peccato. Così pure rimane indelebile per sempre quel tintinnare dell’acqua nel catino. È la predica più antica che ognuno di noi ricordi. (…)
Intraprendiamo, allora, il viaggio quaresimale, sospeso tra cenere e acqua. La cenere ci bruci sul capo, come fosse appena uscita dal cratere di un vulcano. Per spegnerne l’ardore, mettiamoci alla ricerca dell’acqua da versare… sui piedi degli altri.
Pentimento e servizio. Binari obbligati su cui deve scivolare il cammino del nostro ritorno a casa. Cenere e acqua. Ingredienti primordiali del bucato di un tempo. Ma, soprattutto, simboli di una conversione completa, che vuole afferrarci finalmente dalla testa ai piedi.
Un grande augurio».*
* Fonte: Dalla testa ai piedi, in LVD, Molfetta, 1989, n. 1, p. 15-17
#weareinmofletta #ilovemolfetta #settimanasantamolfettese #tiportoinpuglia #associazioneollmuvi #arciconfraternitadellamorte #pugliesinelmondo #puglia
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link alla news.