Molfetta, 31/05/2019
La valenza culturale e sociale che la costruzione di un nuovo organo può avere: il segretario di don Tonino al servizio delle periferie
Quasi come in una favola in grado di regalare emozioni uniche anche a chi, di musica sacra, ha davvero poca esperienza.
Un suono, dapprima isolato, poi più forte, corale, armonico e totale. E’ quello che fedeli e non, a partire da questa sera, 31 maggio elle ore 20, potranno godere nella Parrocchia di San Pio X, guidata da Don Giuseppe Pischetti, nella periferia a levante di Molfetta, dove un nuovo organo, realizzato con oltre 1500 canne, tutte rigorosamente a mano dalla ditta Antica Bottega Organara "ORGANI CONTINIELLO GIUSEPPE" Costruzione e Restauro Organi a Canne di Monteverde (AV), verrà pubblicamente inaugurato grazie alla dedizione ed intuizione di Mons. Giuseppe de Candia.
Parlare di favola non è improprio considerando proprio la storia che c’è dietro la costruzione del nuovo organo e soprattutto il ruolo sociale e culturale che esso andrà ad avere. «Un giorno ho avuto il suggerimento di un’anima buona – ha affermato Mons. de Candia, padre spirituale dei molfettesi nel mondo, nonchè braccio destro e segretario del compianto don Tonino Bello – che ha voluto mettermi a disposizione una certa somma affinchè concepissi e realizzassi qualcosa di buono per la chiesa. Quel qualcosa di buono è quest’organo che andremo ad inaugurare proprio questa sera, a cui ho iniziato a lavorare oltre due anni fa».
La passione che Mons. Giuseppe de Candia nutre nei confronti degli organi non è nota a tutti, sebbene la sua bravura nel suonare questo magnifico strumento è davvero stupefacente, così come lo è la sua stessa, profonda, conoscenza tecnica degli organi: dalle loro fattezze e caratteristiche, sino alle diverse melodie che sono in grado di sprigionare se suonati in un certo modo. Il nuovo organo realizzato nella Parrocchia di San Pio X racchiude contemporaneamente un lavoro di puro artigianato (grazie alla presenza di numerose parti in legno che contengono ed integrano le oltre 1500 canne) insieme alla tecnologia dei giorni nostri, in grado di rendere l’opera unica nel suo genere.
Quest’ultimo non è il primo organo curato da Mons. de Candia, il quale ha già lavorato alla realizzazione di quello della Cattedrale di Molfetta, del Purgatorio, della Basilica della Madonna dei Martiri, della Parrocchia di San Gennaro e persino a quello della Basilica dei Santi Medici di Bitonto.
«In questi giorni– ha proseguito il segretario di don Tonino – stiamo continuando ad accordare (rigorosamente a mano) quest’opera che ci accingiamo a consegnare nelle mani del parroco. Sono stati in molti a chiedermi il perchè di quest’opera. Ebbene, chi mi conosce sa quanto io tenga alle periferie delle città, spesso socialmente e culturalmente abbandonate a se stesse. Ritengo che questo quartiere abbia bisogno di un’opera come questa per esprimere al meglio le proprie caratteristiche. Da amante di questo strumento – ha poi concluso – sono tanti i desideri che vorrei fossero realizzati intorno a quest’organo. Uno fra tutti, quello di vedere riuniti i principali organisti di questa città per confrontarsi su competenze e professionalità da mettere al servizio delle liturgie, perchè senza la musica anche Dio sarebbe triste».
La cittadinanza è invitata a partecipare. L'ingresso è libero.
fonte La Gazzetta del Mezzogiorno - Edizione BARI
scritto da Matteo Diamante
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