Molfetta, 07/11/2018
Centotrent’anni. Ora comincia la giovinezza, perchè gli anni si contano da tutto quello che si è fatto non dagli anni che passano.
Noi ricordiamo gli anni della giovinezza di questa chiesa con Padre Crispin, amabile pastore. Sempre in mezzo alla strada con gli ultimi dei nostri appena arrivati e in cerca di una casa e di un lavoro.
Ricordiamo i primi passi della devozione alla Madonna dei Martiri, le prime riunioni calde e appassionate.
Ricordiamo la chiesa di San Francesco sempre piena di Molfettesi insediati ad Hoboken, città dei cappotti. Poi arrivarono i Portoricani e i Molfettesi cominciarono aa allontanarsi da Hoboken ma sempre li tornavano, come si ritornava alla casa della Mamma, secondo la nostra tradizione.
Ricordiamo con affetto la venuta di Padre Michele Gugliemelli, affezionatissimo ai Molfettesi di cui ne parlava anche la lingua. Questo pastore di San Francesco, pur di rimanere come pastore della nostra comunità molfettese, lascò il suo ordine religioso e si fece incardinare nella diocesi. Qui in san Francesco padre Michele, è rimasto anche quando il Diritto Canonico, per ragione di età, lo ha dimesso dal titolo di pastore ma non dalla funzione di colui che era il conforto, l’aiuto, colui che con quattro parole sgrammaticate ha continuato a parlare di Gesù Cristo ai nostri compaesani, che hanno pianto la sua tragica dipartita come si piange per il proprio padre.
Auguri a Chris, parroco e pastore di un popolo che ama la Chiesa, che spera in un futuro migliore.
Caro Chris la storia ti darà ragione quando le domanderai: perchè sono qui quando potevo essere altrove e anche più su? Il Signore e san Francesco ti vogliono bene. Dal cielo viene anche l’amore dei tuoi fedeli e particolarmente dai Molfettesi.
Con affetto a te Chris e a tutta la Comunità
Don Giuseppe de Candia
da Molfetta
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