Molfetta, 09/06/2018
E’ scampato alla morte quattro volte. E, da qualche ora, ha spento 105 candeline, Luigi Capursi, classe 1913.
Per festeggiare l’importante traguardo è stato accolto nella sala conferenze del Comune, dal primo cittadino, Tommaso Minervini, che, per tutto il tempo gli ha ceduto la fascia di sindaco, e da alcuni consiglieri comunali, ha ricevuto una targa commemorativa dall’amministrazione, ed un tricolore da Sergio Ragno, presidente dell’associazione Eredi della storia.
Il suo elisir di giovinezza non è l’alimentazione sana (mangia di tutto, ma proprio di tutto), e non è neppure una vita oziosa, è vivace e arzillo, suona e canta gli stornelli romani e sue “produzioni”, ogni sera. Orfano dall’età di sette anni, nel 1934 viene chiamato alle armi e svolge il suo servizio presso la Regia Aereonautica. Durante la guerra un suo commilitone gli chiede di poter volare al suo posto per percepire l'indennità di volo. Luigi accetta. L'aereo, poco dopo il decollo, precipita.
Nel 1943 viene collocato in congedo illimitato. Apre un laboratorio. Durante l'unica incursione aerea che interessa Molfetta il laboratorio viene colpito da una bomba. Luigi non è nella sua bottega. Nel 1953, mentre sistema gli infissi in un palazzo in costruzione, precipita dal secondo piano nella tromba delle scale, rimane illeso. Nel 1990 rimane vedovo. All'età di 82 anni supera due interventi invasi all'intestino.
In questi giorni ha spento 105 candeline. Lo possiamo dire lui ama davvero Molfetta.
Anche 5 anni fa noi dell'Associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, gli avevamo fatto gli auguri per i 100 anni con foto e articolo "se la suona e se la canta" sul nostro sito web www.ilovemolfetta.it
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