Molfetta, 10/05/2018
Sono davvero tanti i molfettesi sparsi nei cinque continenti, diverse le storie di successo, tante le segnalazioni che riceviamo alla nostra email info@ilovemolfetta.it
Oggi noi dell'Associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, riconosciuta nell'albo delle associazioni Pugliesi nel Mondo della Regione Puglia, costantemente in contatto con i tanti molfettesi sparsi nel globo, vogliamo condividere con tutti i nostri followers la storia dell' "orgoglio molfettese", una breve intervista a Luigi Peter Ragno oggi Responsabile delle Politiche Sociali (Chief of Social Policy) dell'UNICEF in Egitto.
Ciao Peter, sei in giro per il mondo da sempre, spiegaci il tuo lavoro in breve?
Partito da Molfetta il 14 Giugno 1999, a 20 anni, non mi dimenticherò mai gli amici in stazione per il saluto del primo viaggio, con destinazione Londra, che doveva durare 3 mesi. Forse loro sentivano, prima di me, che non sarei più tornato. Un viaggio che ha avuto molte fermate, e non è ancora finito...
Dal 2012, sono funzionario delle Nazioni Unite (UN), con la agenzia UNICEF. Sono Responsabile delle Politiche Sociali (Chief of Social Policy) dell'UNICEF in Egitto. Il mio lavoro è appoggiare Ministeri e Ministri locali a creare e sviluppare programmi nazionali per ridurre povertà e ineguaglianze. Una parte importante del mio lavoro è l'analisi di dati nazionali sulla povertà, salute e studi ricerca affinchè il governo possa prendere le decisioni politiche più effettive per uno sviluppo equo e sostenibile.
Faccio lavori simili dal 2003, quando ho cominciato come funzionario junior, per arrivare fino a incarichi con responsabilità crescenti, passando per tutti i continenti e diverse organizzazioni, come per esempio la Federazione della Croce Rossa Internazionale e la FAO.
Sei partito quindi anni fa da Molfetta per studiare a Londra, dove ti sei laureato, poi sei stato in Colombia, Asia, Africa. Oggi sei in Egitto, con tutta la tua famiglia a seguito. Una curiosità: ma in che lingua vi parlate?
Nel 1999 sono partito per Londra, dove mi sono laureato. Poi sono andato in Australia per il mio Master, e dopo qualche anno ho ripreso gli studi di Dottorato nell’Università di Manchester nel 2010, mentre lavoravo. Parallelamente ai mie studi ho lavorato in America Latina (Honduras, Messico, Colombia), Asia ( Maldives e Bangladesh), Africa (Ghana) e da giugno 2017 in Egitto, dove rimarrò per i prossimi 4 anni.
A casa ognuno parla la sua lingua. Mia moglie, Paola, colombiana ma naturalizzata molfettese, parla spagnolo, io italiano e entrambi parliamo nelle nostre lingue ai nostri figli, e loro ci parlano nella nostra lingua. Fra noi due ci parliamo…come capita! I nostri figli parlano perfettamente come madrelingua già tre, italiano, spagnolo e inglese, e la piccola sta imparando l'arabo!!!!
Sei l'unico molfettese che lavora per l'Unicef ?
Le Nazioni Unite e l'UNICEF sono organizzazioni grandissime. Non saprei se qualche molfettese sia mio collega …. sicuramente ci sono molti italiani, soprattutto del sud Italia.
Cosa ti ha portato a lavorare per l 'Unicef?
Da sempre ho studiato e lavorato nel settore dell'economia e delle scienze sociali applicate allo sviluppo e alla riduzione della povertà. Non penso di poter identificare un solo motivo di questa decisione, ce ne sono tanti. Sicuramente è stata determinante la voglia di contribuire a creare un mondo migliore per gente che non ha, come molti di noi, diritti, una vita dignitosa e aggiungo anche la voglia di conoscere il mondo e persone diverse. Forse cercavo una via di fuga agli stereotipi del "lavoro fisso" e sempre uguale al quale molti aspirano.
Le Nazioni Unite e in particolare l'UNICEF, sono organizzazioni che offrono tutto questo: provare a creare un mondo migliore e magari avere la possibilità di vivere una vita emozionante e piene di novità ed emozioni
Da anni lontano da Molfetta, qual è il posto dove conservi più ricordi?
Molfetta è ovviamente il posto dove cerco di tornare il più possibile, soprattutto per la famigli e gli amici (e anche per l'olio, che viaggia con me, sempre). La Colombia è un posto bellissimo, dove nonostante una storia recente piena di problemi, la gente guarda sempre avanti e cresce. La Colombia ha tutto, tranne l'olio… Ha zone di deserto, spiagge caraibiche, vulcani, montagne di cinque mila metri e la giungla amazzonica. E’ lì la mia seconda famiglia.
Oggi sei al Cairo: è una zona tranquilla per andarci in vacanza?
L'Egitto è un altro posto stupendo. E la gente è molto disponibile e adora gli italiani. Noi abbiamo già esplorato diversi posti in Egitto e al Cairo e non abbiamo avuto il benchè minino problema.
Per i giovani che vorrebbero lavorare per l'UNICEF cosa consiglieresti?
L'esperienza internazionale è importantissima, magari iniziando come volontari in piccole realtà per poi crescere e acquisire l'esperienza di cui le Nazioni Unite hanno bisogno per svolgere le loro funzioni. Le lingue sono anche importantissime. Dare uno sfogo alla voglia di avventura, prendere al volo opportunità che si presentano, senza pensarci troppo, ma soprattutto non fermarsi mai di fronte a ostacoli, sono state per me e per la mia esperienza, le chiavi per diventare quello che sono adesso e fare bene il mio lavoro. Avere una persona a fianco che ha le stesse idee, la stessa voglia di avventura e ostinazione, con cui dividere le gioie e difficolta, rende tutto più facile....
Luigi Peter Ragno
Chief, Social Policy (SPME), UNICEF Egypt - Cairo
Ad maiora!
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