Molfetta, 26/04/2018
Sulla banchina Seminario del porto, a ridosso della capitaneria, a Molfetta, nel punto esatto in cui, il 22 aprile del 1993, furono celebrati i funerali di don Tonino Bello, amatissimo ed indimenticato vescovo, da qualche giorno è stata collocata una pietra d’inciampo.
L’ha voluta lì l’amministrazione comunale. Perchè, a futura memoria, potesse restare un segno tangibile, nel luogo in cui don Tonino ha salutato la sua gente prima di andare via, per sempre. Quella pietra di inciampo è stata benedetta da Papa Francesco. Il Santo padre, qualche istante dopo aver toccato terra, prima di lasciarsi abbracciare dai numerosissimi pellegrini, il 20 aprile scorso, si è fermato lì, accompagnato dal sindaco, Tommaso Minervini, e dal vescovo, monsignor Domenico Cornacchia. Sulla pietra sono riportate parole di don Tonino.
Quanti si fermeranno a leggerle potranno avere la sensazione di entrare in “dialogo” con lui.
Ma, presto, le pietre di inciampo, nelle quattro città della Diocesi, Molfetta, Giovinazzo, Ruvo di Puglia e Terlizzi, saranno molte di più. Saranno venticinque in tutto, venticinque come gli anni che sono trascorsi dal Dies natalis di don Tonino ad oggi.
L’idea di collocarle è della redazione di Luce e vita, il settimanale diocesano, e dell’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi. Le pietre d’inciampo saranno collocate, secondo un percorso ragionato, in luoghi emblematici che hanno visto l’azione di don Tonino, le Ferriere di Giovinazzo, la stazione ferroviaria di Molfetta, l’Episcopio, il Duomo, la comunità CASA, la Casa Caritas, Casa marocchini, le parrocchie, il porto, solo per citarne alcuni.
«In realtà – spiega Gino Sparapano, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della Diocesi – più che di pietre d’inciampo si tratterà di targhe a muro o a pavimento. L’idea di collocarle risale a qualche mese fa, all’autunno scorso, ed era stata inserita nel calendario degli eventi pensati per celebrare il 25esimo anniversario della morte di don Tonino. La particolarità di queste targhe sarà rappresentata dalla presenza di un QR code leggendo il quale sarà possibile vedere un filmato esplicativo che ricorderà ciò che è accaduto in quel luogo. Alcuni dei filmati, grazie alla collaborazione con alcune tv, sono in parte già stati realizzati.Abbiamo dovuto un po’ rallentare con il progetto perchè a febbraio abbiamo appreso della visita pastorale di Papa Francesco e tutte le energie sono state concentrate sui preparativi per l’arrivo del Santo padre. Ma contiamo di riuscire ad ultimare tutto nel giro di qualche mese».
Insomma, ora occorrerà aspettare ancora un po’ poi l’itinerario per ricordare i momenti eclatanti dell’episcopato di don Tonino sarà fruibile per tutti. E le venticinque pietre d’inciampo consentiranno anche a chi non ha conosciuto don Tonino di saperne di più su un uomo, su un vescovo che è riuscito a conquistare anche i laici.
fonte La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Bari
scritto da Lucrezia d' Ambrosio
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