Monsignor Domenico Cornacchia ha riservato un' attenzione particolare agli emigranti molfettesi

 

Monsignor Domenico Cornacchia ha riservato un' attenzione particolare agli emigranti molfettesi

 

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Molfetta, 23/04/2018


Fiori dappertutto. Nelle fioriere di Corso Umberto, negli spazi verdi esterni alla stazione ferroviaria, nella rotatoria di via Giovinazzo, in un tratto del lungomare, in piazzetta Giovene. Certo qualche fiore è stato già calpestato (colpa dei soliti idioti) ma il resto, per il momento regge. E poi, riqualificato lo spazio antistante al Duomo, quello antistante piazza Minuto pesce. A Molfetta il dopo Papa Francesco sa di buono
La città è più bella, fuori, più pulita, più ordinata, finchè dura. E dentro per tutti quelli che hanno riscoperto la grandezza, l’universalità, del pensiero di don Tonino e per quanti hanno cominciato a scoprirla. E le polemiche, striscianti, che pure ci sono, si spengono da sole.

«Grazie Molfetta accogliente e laboriosa – sottolinea il sindaco, Tommaso Minervini - La prima volta nella storia di un Papa a Molfetta. Grazie agli insegnamenti di don Tonino rimarcati da Papa Francesco. Abbiamo dimostrato che – continua - possiamo essere una grande comunità. Grazie alla operosità silenziosa di tanti: dalla Diocesi col nostro Vescovo, a tutte le istituzioni, forze dell’ordine, aziende, volontari, singoli cittadini. Energie buone fattesi comunità coesa, emozioni singole confluite in un evento palpitante che rimarrà nella storia di Molfetta».

E rimarrà nel cuore di tanti. Delle persone, dei bambini, dei diversamente abili, a cui Francesco ha dedicato una manciata di minuti, fermandosi con loro. E dei quarantamila che, dalle prime luci del giorno, lo hanno atteso. E dei volontari che, con il cuore gonfio di gioia anche se esausti, hanno operato ininterrottamente per ore. Ma anche nel cuore di quanti sono tornati a “casa”, nel nome di don Tonino, per assistere alla messa con Papa Francesco.

E proprio ad una piccola delegazione di emigranti giunti apposta dagli States che il vescovo della Diocesi, monsignor Domenico Cornacchia, ha riservato un’attenzione particolare. Antonio Albanese, presidente della Società Madonna dei martiri di Hoboken, e Mauro Raguseo, che nel 2015, è stato eletto sindaco di Little Ferry, città del New Jersey, per la terza volta consecutiva. al termine della concelebrazione eucaristica, hanno potuto salutare, in forma privata, Papa Bergoglio prima che andasse via. A entrambi il papa ha donato una coroncina per recitare il Rosario.

«Tutto questo è stato un sogno – il commento del mayor Raguseo - non mi è sembrato reale. Stare qui a Molfetta per celebrare la grande vita di don Tonino Bello alla presenza del Santo padre e ritrovarsi poi a contatto con lui. Le emozioni sono grandi. Non dimenticherò mai questo giorno».

E intanto si torna alla normalità.

Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno
scritto da Lucrezia d'Ambrosio

 

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