Molfetta, 08/02/2018
Era da immaginare: la serata sanremese non avrebbe mai potuto far sì che il popolo di Caparezza disertasse al PalaPanini il concerto di quello che, più che un cantante, è ormai quasi un’icona, nel senso più positivo del termine.
La “testa riccia” di Molfetta infatti, a vent’anni dalla trasformazione da accademico cantautore nel più originale rapper italiano, è definitivamente, quanto meritatamente, entrato in quell’Olimpo della musica italiana che si tramuta pressochè sempre in auditorium e palazzetti pieni ad ogni tournèe, e questo “Prisoner 709 Tour”, che porta Caparezza in giro per l’Italia dallo scorso novembre, si è confermato anche a Modena nell’ennesimo enorme successo.
D’altra parte, i concerti di Caparezza giustificano il prezzo del biglietto anche al di là del fatto squisitamente musicale, essendo curatissimi sul piano scenografico e ricchi di invenzioni solitamente molto kitsch ma pur sempre cariche di significati e di sicuro molto divertenti.
Già il palco si presenta con geometrie variabili nella distribuzione degli spazi; poi, con fari, proiettori e fumi l’atmosfera si fa mutevole e intrigante con continui riferimenti ai testi delle canzoni che, in questo ultimo periodo, si sono riempite di rimandi psicanalitici. La prima parte del concerto è dedicata all’album, omonimo del tour, che lo scorso autunno in un mese dalla sua pubblicazione si è già aggiudicato il disco di platino: “Prosopagnosia”, prima, “Prisoner 709”, subito dopo, danno il via alla successione dei brani, cantati praticamente all’unisono dall’intero palasport, che registra una esplosione di entusiasmo quando arriva “Ti fa stare bene”.
Dopo di che, è tutta una festa, che culmina nella ripresa dei successi di un tempo, da “Fuori dal tunnel” a “Mica van Gogh” e, inevitabilmente, “Vengo dalla Luna”.
La musica di Caparezza, un’originale fusione di temi melodici su ritmi rap con accompagnamenti attinti da un rock duro ma pieno di sole mediterraneo, vince così ancora una volta la propria sfida, dimostrando con piena efficacia che la musica italiana, per fortuna, non è solo Sanremo.
fonte: Gazzetta di Modena
Riproduzione riservata. La riproduzione è concessa solo citando la fonte con link alla news.