Molfettesi alla maratona di New York: un racconto

 

Molfettesi alla maratona di New York: un racconto

 

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Molfetta, 07/11/2017


Quattro "ragazzi" molfettesi alla maratona di New York

Sono passati 5 anni, tanti kilometri percorsi e decine di gare disputate, ma il sogno, quello di correre la Maratona di New York, è rimasto intatto, rimesso nel cassetto e riaperto qualche mese fa mentre si festeggiava con i propri cari la medaglia della maratona di Roma da poco conquistata.

"Quest'anno riproviamo New York, voglio festeggiare i miei 50 anni" esclamò Ignazio al fratello Pino che subito colse la "palla al balzo" e decise di affrontare la sfida stavolta per festeggiare il compleanno del fratello e non il suo.
Nel 2012 Sandy causò la cancellazione della gara rovinando la festa ai due fratelli.

A completare la squadra Antonio amico di tanti allenamenti e di gare e Pino, un caro amico anche lui molfettese, ma residente a Padova da tanti anni.
I quattro ragazzi dopo aver preparato in ogni dettaglio la loro partecipazione alla gara più famosa al mondo e sogno di ogni podista, sono partiti il giorno di Tutti i santi convinti di conquistare l'ambito traguardo.
Per l'occasione è stata prodotta una canotta celebrativa da indossare il giorno della gara, accanto al logo della Free Runners Molfetta, società cui vanno fieri di rappresentare, un disegno con il duomo di Molfetta unito da una linea alla statua della libertà newyorchese con l'elmo di un gladiatore romano al centro con la celebre frase " veni vidi vici ", (venni vidi vinsi ).

Non poteva mancare il tricolore a indicare l'origine dei 4 atleti. Gunti a New York i quattro impavidi incontrano tantissimi italiani, quest'anno veramente molti, oltre 3000, la seconda nazione rappresentata dopo gli USA. Incontrano anche i "cugini" della altra società di running molfettese con cui si scambiano saluti e pacche sulle spalle.

I giorni prima della gara trascorrono veloci, tra ritiro del pettorale al Marathon Village, visita della città e shopping sulla fifth avenue, da Tiffany per acquistare un gioiello da regalare alla propria donna per farsi così perdonare dell'altra passione, quella della corsa.

Arriva il giorno tanto atteso, la domemica 5 novembre, ci si sveglia presto ma non tanto grazie anche al ritorno all'ora solare e dopo una ricca colazione consumata all'Hampton Inn sulla 43^ strada si parte con l'autobus per Staten Island dove partirà la maratona.

Dopo aver superato i vari controlli di sicurezza, minuziosi ma svolti con garbo e gentilezza, e ammazzato l'attesa con foto ricordo, raccolta di gadget vari e chiacchiere con partecipanti provenienti da ogni parte del mondo, arriva il momento tanto atteso, la partenza. Spogliati degli indumenti superflui, indossati per mantenersi caldi, i 4 molfettesi si ritrovano in un serpentone umano sul Ponte di Verazzano.

Un cantante intona l'inno americano creando grande emozione e subito dopo un colpo di cannone assordante ricorda ai partecipanti che la gara è iniziata e che bisogna percorrere 42,195 Km attraverso le strade e i ponti di cinque quartieri diNew York City, nell'ordine d'incontro: Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan.

I quattro "ragazzi" immersi nel serpentone vario pinto iniziano la loro personale sfida al ritmo di New York New York di Liza Minelli, il tifo è assordante lungo tutto il percorso, il pubblico incita in tutte le lingue e le orchestre e band suonano in ogni angolo; si va dal blues al jazz, dal rock al Rap. Tre milioni di spettatori annunceranno dopo i media, a incitare i 53000 partecipanti provenienti da piu' di 200 paesi, e tra i quali i nostri 4 eroi.

La gara è dura e il percorso alternato da lunghe salite, ponti da attraversare e discese, mettono a dura prova i partecipanti. L'arrivo a Central Park, nel polmone verde della grande mela, a giungere per primo, Pino Camporeale, seguito da Antonio Tasca, Ignazio Camporeale e Pino Francese.

I quattro conquistano l'ambita medaglia da finisher che terranno orgogliosamente al collo per i giorni a seguire per mostrare ai cari e agli amici.

La TCS New York City Marathon è stata conquistata e già si pensa al prossimo sogno da realizzare.

 

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