Caparezza e il nuovo video del brano: El Sendero |
MOLFETTA 13/10/2021 Michele Salvemini, alias Caparezza, l'artista molfettese ha pubblicato il nuovo video del brano "El Sendero" estratto da Exuvia, l’ultimo album del rapper pugliese che ha siglato definitivamente il suo cambio di stile. In questo brano, tra i più ascoltati in radio in questo periodo, Caparezza duetta con Mishel Domenssain, cantautrice messicana. Infatti proprio da una canzone di quest’ultima, Caparezza ha estratto il ritornello che compare in El Sendero. Caparezza, in questo brano, si interroga su come dare valore alla sua vita e si mette a paragone con l’esistenza di suo nonno e suo padre. Per questo Michele parla della ricerca di un “sendero”, un percorso che renda la sua vita degna di essere vissuta e ricordata. L’arrangiamento è una stanza soft in cui si consumano percussioni in shuffle, accordi in settima+, riverberi e delay, con il risultato di una leggerezza ricercata anche in musica, uno spazio che si amplifica grazie agli effetti ambientali. La voce di Mishel Domenssain arriva nel ritornello, e il timbro delicato della cantautrice impreziosisce questo nuovo singolo che si colloca a metà tra la rassegnazione e la speranza.Le rime di Caparezza si fanno più morbide e consapevoli, peculiarità che è propria di Exuvia. Il tour di EXUVIA partirà nel febbraio 2022, per maggiori info COLLEGATI al sito ufficiale www.caparezza.com TESTO Camina, guerrero camina por el sendero del dolor y la alegria (x2) Camina… Faccio un passo nella selva, senza briglie, senza sella. Vado incontro alla mia libertà, già da come marcio sembra Selma. Alle spalle la mia guerra, io la stella della Senna, tu che invidi la mia vita, io che penso: “Sa di un cazzo, sembra seitan” Si, suono, non ho mai scalato una montagna a mani nude, free solo, non ho mai nuotato tra i piranha lungo il fiume, mi muovo, non ho mai viaggiato sull’Apollo 13, sento dire solo: “Pollo, credici!”. Non ho fremiti, non ho mai lasciato la Nigeria con i miei risparmi chiusi dentro il palmo, non ho mai sfidato la miseria nei deserti caldi chiuso dentro un camion, vivo le mie storie, magari chiuso in casa come Salgari, chino sui libri e sui manuali, Miki sei Lazzaro dai, alzati e Camina, guerrero camina por el sendero del dolor y la alegria (x2) Camina… Cammina mio nonno nel fango a vent’anni col mitra vicino. Cammina costretto a schivare il nemico si, mica il vicino. Arriva in Australia e lavora per una fondina di cibo. Qua l’unica Strada che insegna qualcosa è la figlia di Gino. Cammina mio padre che ha perso suo padre e vaga da solo ed è solo un ragazzo che impara a indossare le scarpe da uomo e cammina, lungo un sentiero di sogni infranti, guarda dritto, tira avanti. Chi ha paura perde tempo, guarda, cito Indira Ghandi. Arte mi devi guidare fa uno sforzo, dì a natura di vegliare il mio percorso. Dalla borsa tiro fuori un grande corno per soffiare via il mio panico dal corpo. Col coraggio in tasca la mia vita passa, camminando e basta. Lascio la mia traccia, capirà soltanto chi vedrà dall’alto tipo ragno a Nazca. Camina, guerrero camina por el sendero del dolor y la alegria (x2) Camina. Faccio un passo nella selva, senza briglie, senza sella. Vado incontro alla mia libertà por el sendero del dolor y la alegria. Miki sei Lazzaro dai, alzati e camina. Faccio un passo nella selva, senza briglie, senza sella. Vado incontro alla mia libertà por el sendero del dolor y la alegria Miki sei Lazzaro dai, alzati e camina. Camina, guerrero camina por el sendero del dolor y la alegria (Ed. Sunny Cola Srl) |
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