Il cammino di Don Tonino: a percorrerlo per la prima volta e' stato un giovane emiliano |
MOLFETTA 25/08/2019 Muoversi sulle orme di Don Tonino Bello, abbracciando un percorso fatto di salite e discese, tornanti e rettilinei, come la vita d’altronde. E’ questo lo scopo dell’ambizioso progetto fortemente voluto dalle diocesi di Molfetta e Alessano, denominato, per l’appunto, “Il cammino di Don Tonino”, presentato poco più di un mese e mezzo fa dinanzi alla stampa. Con l’obiettivo principale di promuovere e far conoscere la figura del Servo di Dio, sacerdote, vescovo, ma soprattutto uomo di strada, è stato concepito un percorso in grado di permettere ai pellegrini di vivere la dimensione della “contemplattività” attraverso un itinerario tracciato tra i luoghi più significativi della vita di Don Tonino e tra quelli più caratteristici della Regione Puglia. Nonostante il percorso sia ancora in fase di studio e progettazione (secondo gli organizzatori dovrebbe essere lanciato ufficialmente durante la prossima primavera), si è passati velocemente dalle parole ai fatti. A percorrere per la prima volta quello che sarà “Il camino di Don Tonino” è stato Samuele Goccini, ventiseienne di Reggio Emilia, giunto a Molfetta lo scorso 9 agosto e messosi in marcia, rigorosamente a piedi, alla volta di Alessano per raccogliersi in preghiera propria sulla tomba del Servo di Dio. «Avevo voglia di partire e di approfondire la figura di don Tonino Bello – ha commentato il giovane - e così, grazie ad un articolo di “Avvenire” trovato su internet, sono venuto a conoscenza di questo percorso. Ho scelto di partire da solo e di affidarmi totalmente alla provvidenza, non avevo infatti prenotato in nessun posto, e l’ospitalità e l’accoglienza che ho trovato in Puglia sono state impagabili». Qui di seguito un video, con oltre 12mila visualizzazioni, realizzato dall'associazione Oll Muvi, ai più conosciuti come I Love Molfetta, inserito sul canale YouTube #ilovemolfetta, diverso il materiale a disposizione. A Molfetta il ragazzo emiliano è stato accolto dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia, che gli ha fatto dono del crocifisso del fondatore della Pax Chrsti. «Ho avuto l’opportunità di camminare in una terra solidale e ricca di bellezze naturali e culturali – ha proseguito Samuele – per un totale di oltre 300 chilometri percorsi in 11 giorni. Ogni giorno ho incontrato persone diverse che, con le loro testimonianze dirette, mi hanno aiutato ad approfondire e conoscere meglio la figura di don Tonino Bello. Penso ai tanti collaboratori, ai sacerdoti incontrati e per finire anche ai parenti di don Tonino che mi hanno ospitato e che ho avuto la fortuna di conoscere». In un momento storico in cui il tema dell’accoglienza viene messo in discussione, Samuele Goccini ha respirato quel «clima don Tonino» tipico delle comunità e dei centri di accoglienza in cui ha dormito. «Adesso che sono tornato a casa – ha concluso il giovane di Reggio Emilia – inizia un altro cammino, quello di tutti i giorni in cui, per quanto mi riuscirà possibile, cercherò di mettere in pratica concretamente tutto ciò che questa esperienza mi ha lasciato. Don Tonino è sicuramente una figura da conoscere e da seguire, perchè in grado davvero di vivere il Vangelo senza se e senza ma, poichè è riuscito a vivere rendendo straordinario l’ordinario». fonte La GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - Ed. Bari scritto dal giornalista molfettese Matteo Diamante #takeyoutopuglia #tiportoinpuglia #welcometomolfetta #ilovemolfetta |
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