Sketch comico: ricordi di una passata gioventu' spensierata e divertente |
MOLFETTA 27/06/2019 L'associazione Culturale Teatrale e Musicale "ARTEATRO" di Molfetta è lieta di presentare nella splendida cornice di Piazza Paradiso, il nuovo lavoro teatrale dal titolo "GAGGÉNE" cabateatro in due tempi. Spettacolo inserito nelle manifestazioni dell'Estate Molfettese 2019 sotto l'egida dell'Amministrazione Comunale. Lo spettacolo si articolerà in due episodi esilaranti e divertenti dal titolo rispettivamente: U RAGÚ DE PULPE Sketch comico di rilievo sia scenico che interpretativo. Due amici si ritrovano casualmente sul porto durante una passeggiata si riconoscono appena perchè sono trascorsi più di 30 anni da quando ragazzi si divertivano con scorribande insieme agli altri amici in riva la mare nella caletta S. Andrea alle spalle del Duomo. Gaetano, emigrato in gioventù negli stati uniti, è divenuto un ricco imprenditore ed è tornato in Italia per sbrigare faccende familiari. Franco, suo amico inseparabile quando erano ragazzi, invece se la passa male perchè è stato licenziato dall'azienda in cui lavorava e vive facendo, di tanto in tanto, lavoretti saltuari, e quando non ha impegni lavorativi con la sua barchetta si diverte andando a pesca di polipi. L 'incontro ravviva i ricordi di una passata gioventù spensierata e divertente, purtroppo molto diversa dalla cruda realtà odierna. E succede che ...ma il resto ve lo presentiamo noi.. in compagnia degli interpreti nelle vesti di Gaetano SABINO ANNESE in quelle di Franco ......... FELICE DE TRIZIO. "PÒNDALÈ" Sketch comico che nasce da una vicenda "pare" realmente avvenuta nei primi decenni del '900 a Molfetta, epoca in cui c'erano il Re, il Podestà, il Comandante della guarnigione e i Gendarmi. C'era anche povertà, malaria, sete d'acqua, sudiciume e fame, insieme all'ignoranza quasi totale dei contadini, braccianti, pastori e bovari, di contro il saper leggere e scrivere era solo per nobili, insegnanti, impiegati, scrivani, preti e via dicendo. L'episodio, di per se grottesco, è stato poi, dalla penna dell'autore, rielaborato in chiave graffiante e sardonica ponendo in risalto l'aspetto contrastante fra i popolani ignoranti e l'atteggiamento derisorio e sbeffeggiante di chi, all'epoca, sapeva leggere e scrivere, offendendo la fragilità e la dignità dei poveri malcapitati. Pòndalè, pastore e bovaro deve fare un documento per il pagamento di nuovi tributi daziali, dopo un sopraluogo del gendarme nella sua stalla "U CRETTIGGHIE", per farlo deve recarsi al Municipio all'ufficio dazio portando con se "afforze afforze i connotati" che però non riesce a trovare, e accade che ...... ma il resto della vicenda ve la raccontiamo noi in compagnia degli interpreti; nelle vesti del gendarme GIUSEPPE MODUGNO, in quelle del contadino SABINO ANNESE, nell'Impiegato del municipio FELICE DE TRIZIO, nelle vesti di Pòndalè FRANCO TODISCO. Autore dei due episodi Felice De Trizio TECNICI AUDIO E LUCI - MICHELE MINERVINI - ADRIANO NAPPI ALLESTIMENTO SCENICO - GIUSEPPE MUDUGNO - FELICE DE TRIZIO SCENE - LUCI E AUDIO A CURA DELLA ASSOCIAZIONE "ARTEATRO" MOLFETTA |
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