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Da Molfetta alla Princeton University negli USA


Da Molfetta alla Princeton University negli USA MOLFETTA 19/06/2019

Noi dell'Associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, continuiamo nella nostra "mission" quella di promuovere, valorizzare e raccontare storie di successo di Molfetta e di chi ha scelto di partire per diverse esigenze e desideri.

Oggi parliamo di Gianvito Lucivero, un fisico molfettese attualmente ricercatore (Postdoc Research Associate) alla prestigiosa Princeton University nel New Jersey USA.

Ciao Gianvito raccontaci come hai raggiunto la terra americana?
Sono arrivato negli Stati Uniti dopo anni di studi intensi in fisica all’Università di Bari e la “Sapienza” Università di Roma ed un dottorato di ricerca presso ICFO – The Institute of Photonic Sciences di Barcellona. Quindi, un po’ come i primi esploratori, son giunto in terra americana passando per la Spagna. Verso la fine del mio dottorato son stati decisivi una email con cui il mio attuale capo cercava ricercatori per il suo gruppo ed il processo di selezione andato a buon fine.

Perchè la scelta di emigrare?
Sia per la Spagna che per gli Stati Uniti, ho cercato semplicemente di lavorare in centri competitivi con risorse adeguate per condurre ricerca d’avanguardia. Anche in Italia c’è tanta ricerca eccellente ma, per fare una metafora calcistica, a volte si cerca una squadra all’estero, magari con più esperienza e risorse, per crescere professionalmente.

Oggi svolgi il tuo lavoro nella prestigiosa Princeton University nel NJ, un orgoglio per Molfetta, il tuo ruolo specifico riguarda?
Dal Settembre 2016 lavoro nel gruppo di fisica atomica guidato dal Prof. Michael Romalis, leader mondiale nel campo della magnetometria ottica. Come ricercatore (Postdoctoral Research Associate nel gergo accademico) realizzo alcune tra le misure più precise di campi magnetici, utilizzando sensori atomici (gas di atomi) e fasci laser. Le applicazioni sono innumerevoli, dalla biomedicina alla navigazione ed aviazione, dalla fisica fondamentale alla archeologia e geofisica. In particolare, studio come sfruttare effetti quantistici di atomi e fotoni (le particelle di luce) per migliorare la precisione oltre i limiti intrinseci del processo di misura.

Cosa hai portato in valigia quando sei partito da Molfetta?
Da Molfetta sono partito nel 2008 per Roma. Allora ho portato con me tanta grinta e curiosità, un po’ di incoscienza e, probabilmente, qualche prelibatezza culinaria nostrana.
 
Cosa ti manca di più della tua città? 
Sicuramente la famiglia e gli amici di sempre, ma è bello sapere di avere sempre un porto sicuro dove tornare. Fra l’altro sto concludendo la mia esperienza triennale a Princeton ed ho deciso di continuare la mia attività di ricerca in Europa per mettere a frutto ciò che ho imparato in questi anni. La lontananza da casa ha avuto un’influenza importante in questa scelta.

Cosa consiglieresti oggi ai giovani che vorrebbero realizzare il famoso "sogno americano"? 
La versione del “sogno americano” che personalmente può piacermi (purtroppo non è sempre così) consiste nel realizzarsi professionalmente in base al proprio merito, impegno e talento, indipendentemente da altri fattori. In generale, non solo per gli Stati Uniti, consiglio di impegnarsi molto per una passione, non mollare alle prime (e seconde) sconfitte, farsi rispettare quando si è certi del proprio lavoro e attenti a ciò che luccica, anche una azienda o università prestigiosa può avere aspetti poco sani.

Cosa ne pensi del progetto I Love Molfetta?
Seguo il progetto online e mi piace molto l’idea di condividere “good news” e la possibilità di dare risalto a tanti molfettesi che, come me, si impegnano lontano da casa.


Congratulazioni al nostro amico d'oltreoceano, il molfettese Dr. Vito Giovanni Lucivero Postdoctoral Research Associate - Princeton University - Department of Physics, grazie per la tua disponibilità !

Ad maiora
 


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