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Il nuovo organo ha iniziato a sprigionare le prime profonde note


Il nuovo organo ha iniziato a sprigionare le prime profonde note MOLFETTA 09/06/2019

Una storia d’amore all’ombra del nuovo organo di San Pio X ci racconta l'emozione vissuta il giornalista Matteo Diamante.

E’ trascorsa già oltre una settimana da quando nella chiesa piena di fedeli, curiosi, tanti amici e autorità tra cui il Vescovo S.E. Mons. Domenico Cornacchia e il sindaco della città Tommaso Minervini il nuovo organo della Parrocchia di San Pio X, ha iniziato a suonare con le sue particolari armonie, riempie musicalmente le liturgie della chiesa, alla periferia levante di Molfetta.

La comunità parrocchiale di Don Giuseppe Pischetti vive quasi un sogno, divenuto realtà dal 31 maggio scorso, quando l’organo, realizzato dall’Antica Bottega Organara “Organi Continiello Giuseppe” Costruzioni e restauro di organi a canne di Monteverde (Avellino) ha iniziato a “sprigionare” le prime profonde note. Oltre 1500 canne che si stagliano attraverso particolari ed uniche rifiniture in legno, riprodotte in egual misura anche sulla consolle posizionata vicino all’altare. Possiamo parlare di sogno, ma anche di una vera e propria favola.



Il nuovo organo è un dono di Teresa e Nicola Ancona, coniugi, uniti da un amore particolarmente profondo. La vita, tuttavia, nonostante l’amore che l’uno ha provato per l’altra, non ha riservato sempre momenti felici per la coppia di Molfetta.

Da qualche anno Nicola Ancona è volato via, lasciando un vuoto immenso nel cuore di Teresa. «Vorrei fare qualcosa di buono per questa comunità parrocchiale e soprattutto vorrei fare in modo che l’amore che ho provato per mio marito risuoni per sempre in questa vita terrena e mi aiuti a ricongiungermi con lui». Furono queste le parole pronunciate da Teresa Ancona a Mons. Giuseppe de Candia oltre due anni fa. Un desiderio che il braccio destro di Don Tonino Bello ha contribuito a realizzare, non solo a memoria del compianto Nicola Ancona ma per tutta la comunità parrocchiale di una chiesa alla periferia della città e meritevole di attenzioni, nonchè di uno slancio culturale. Nasce così l’idea dell’organo, che Mons. Giuseppe de Candia ha progettato insieme alla ditta di Monteverde a testimonianza degli innumerevoli viaggi verso la cittadina in provincia di Avellino. Oggi quel desiderio è realtà grazie a quegli 87 anni che Mons. de Candia ha dedicato alla musica e alla passione per gli organi.

Appartengono a lui i progetti di rifacimento degli organi di alcune importanti chiese di Molfetta: dal Purgatorio alla Cattedrale, passando da quello oggi presente nella Basilica della Madonna dei Martiri e nella parrocchia di San Gennaro. Senza dimenticare l’organo della Basilica dei Santi Medici di Bitonto, che Mons. de Candia ha curato. Una vita dedicata alla musica, come ben noto anche ad alcuni importanti vescovi che a Molfetta si sono alternati. Da Mons. Achille Salvucci a Don Tonino Bello. Quella passione oggi è viva più che mai nella Parrocchia di San Pio X dove Mons. Giuseppe de Candia continua ad operare e ad impartire lezioni di organo ai più piccoli, contribuendo a mantener vivo l’amore tra Teresa e Nicola Ancona.
 


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