Informazioni turistiche su Molfetta, origini, storia ... |
MOLFETTA 28/02/2019 Oggi nella news letter del sito di turismo PaesiOnLine troviamo la Puglia, rappresentata dalla nostra Molfetta come meta turistica. Vi troviamo una breve descrizione della città e diverse immagini fotografiche. Sul nostro sito #ilovemolfetta, noi dell' associazione Oll Muvi, vogliamo condividere parte della descrizione pubblicata sul sito ufficiale di PaesiOnLine: that's a Good News!! Molfetta è affacciata sul Mar Adriatico, a una ventina di chilometri da Bari, circa a metà della costa pugliese. L’insediamento più antico, l’isola di Sant’Andrea, sorgeva (e ancora oggi ospita la maggior parte degli edifici del centro storico) su un’isoletta poi diventata penisola. Di particolare interesse, da un punto di vista geografico, è l’entroterra verso le Murge, che presenta numerose bancate calcaree e superfici carsificate, con voragini anche di grandi dimensioni come quella del Pulo. Il clima è ottimo, data anche la vicinanza dal mare, con una temperatura mite praticamente tutto l’anno a parte i giorni di tramontana. Molfetta è una città molto antica, come testimoniano i ritrovamenti risalenti al periodo preistorico, ma ancora durante tutta l’epoca romana non fu altro che un villaggio di pescatori di ridotte dimensioni, a differenza dai comuni più sviluppati di Trani, Giovinazzo e Ruvo di Puglia. La storia di Molfetta vera e propria inizia intorno all’anno Mille, con il passaggio sotto il dominio dei Normanni. Spesso teatro degli scontri tra italiani, francesi e spagnoli, ebbe il suo evento più noto e luttuoso nel 1529, anno del sacco di Molfetta. L’episodio si deve al tentativo di conquista della città da parte del principe Caracciolo, del Barone di Macchia e di Federico Carafa, contrastato dal capitano di guerra del governo imperiale, Ferdinando di Capua. La città venne invasa dai francesi, malgrado la strenua difesa degli abitanti, e per tre giorni, dal 18 al 20 luglio di quell’anno, Molfetta venne messa a ferro e a fuoco, con danni incalcolabili. In questi secoli e nei successivi Molfetta fu di proprietà dei Gonzaga, dei Doria, degli Spinola. L’economia della città si basa fin dai periodi più antichi sulla pesca, anche se oggi quest’attività appare in declino. I settori agricolo, oleario, fioristico, ortofrutticolo sono ancora discretamente attivi, e si sta formando una zona industriale dove a farla da padrone sono il settore informatico e quello commerciale. Il porto è ancora oggi molto importante, anche se in passato Molfetta poteva essere considerata in assoluto uno dei maggiori centri portuali della Puglia anche dal punto di vista cantieristico, commerciale e nautico da diporto, settori che hanno attraversato un po’ di difficoltà. Oggi il porto vanta 364.000 metri quadrati di estensione, con un avamporto interno e un bacino esterno di 229.000 metri quadrati, per uno sviluppo costiero di quasi due chilometri e mezzo, più della metà dei quali rappresentati da banchine operative. Il molo più importante è quello di levante, articolato nei tre bracci di Molo San Corrado, dal nome del santo protettore della città, Molo San Michele e il molo foraneo, Molo di San Michele. L’apertura nel 2008 di uno dei più grandi centri commerciali italiani ha dato nuove opportunità di impiego. Nel 2009 infine a Molfetta è stato costruito un nuovo parco di divertimenti Gli eventi principali di Molfetta ruotano principalmente intorno al calendario liturgico, in particolare per quanto riguarda le tradizioni pasquali, vista la grande devozione degli abitanti. La Quaresima è un’occasione molto ricca di momenti di celebrazione, quando le chiese più importanti della città diventano quelle di Santo Stefano e quella del Purgatorio. Nella Chiesa di Santo Stefano, durante i venerdì di Quaresima si contemplano i misteri del dolore, mentre in quella del Purgatorio, nelle domeniche, c’è il Pio Esercizio in onore della Pietà. La Settimana Santa è il culto di queste celebrazioni con tre diverse processioni, accompagnate da marce funebri composte nei secoli passati dai più grandi musicisti molfettesi e anche da celebri autori internazionali. L’altro grande appuntamento dell’anno, oltre alla Settimana Santa, è legato alla celebrazione della Madonna dei Martiri. Si tratta della protettrice dei marinai, e viene onorata con la tradizione della Sagra a mare, tre giorni della prima decade di settembre (7, 8 e 9), insieme alla Fiera di Molfetta. La statua della Madonna viene disposta su barche accostate tra di loro nel porto, e la festa culmina con uno splendido spettacolo pirotecnico. Questa festa è molto sentita anche dai turisti e molti emigrati che si trovano ancora a Molfetta a settembre per le vacanze estive. La gastronomia di Molfetta è molto ricca e basata sulle tipiche tradizioni pugliesi, soprattutto quelle legate ai pesci e ai crostacei, che qui vengono consumati molto spesso crudi. Altri piatti tipici sono la zuppa di pesce fresco di scoglio, le orecchiette con cime di rapa o ragù di maiale (dette “strascenete”), u’ tridde, pasta per brodo con semola, uova, prezzemolo, formaggio, in sfoglie sottili spezzettate a mano, u’ calzoene, sorta di focaccia dal ricco ripieno a base di merluzzo fritto e sbriciolato, cipolle bianche sottili stufate insieme ai cavolfiori, olive denocciolate e ricotta forte. Si tratta di una pietanza tipica del periodo quaresimale e dei venerdì di digiuno, mentre il Venerdì Santo il piatto tipico è costituito dal cosiddetto “u pizzariedde”, filone di pane farcito con capperi e tonno. Un piatto pasquale, invece, è la scarcedde, dolce di pastafrolla farcito con diverse varietà di marmellata, come fichi, ciliegie o uva. Immancabile anche la pasta di mandorle, con il dolce detto scelepp, decorato con confetti di vari colori. A Natale, infine, il menù tradizionale è a base di rape bollite con olio e limone, frittelle e il capitone. Tra i dolci natalizi, è ancora la pasta di mandorle e non mancare mai con le carteddate, le calzengicchie, le sesemiedde, le spume di mandorla, gli occhi di Santa Lucia, le mestazzule, le canigliate e i frutti fatti con la pasta reale. #welcometomolfetta CLICCA QUI E SCARICA LA GUIDA www.paesionline.it |
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