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Il Pulo di Molfetta esce dal dimenticatoio


Il Pulo di Molfetta esce dal dimenticatoio MOLFETTA 01/09/2018

Presto la convenzione con la quale la Città metropolitana concederà al Comune di Molfetta l’uso del Pulo, chiuso dal 2013, per vent’anni.

La questione sarà portata all’attenzione del Consiglio della Città metropolitana di Bari già all’inizio della prossima settimana. Poi sarà sottoposta anche all’attenzione del consiglio comunale di Molfetta. La sottoscrizione della convenzione, tra il sindaco Tommaso Minervini e il sindaco Antonio Decaro, consentirà al Comune di procedere alla realizzazione del progetto di fattibilità tecnica e del piano di gestione della dolina. Per la realizzazione delle opere necessarie alla riapertura e dell’intero sito archeologico annesso ci sarebbero 800mila euro, già stanziati nel bilancio di previsione del Comune 2018-2020, e 200mila euro finanziati dal “Patto per Bari”.


Questo un video sul Pulo, realizzato quasi 10anni fa dall'Associazione Oll Muvi, quelli di I Love Molfetta, inserito sul canale YouTube, presenti diversi video di promozione per la città di Molfetta.



Sta di fatto che dalla fine del 2013 la dolina è chiusa al pubblico. E cosa assai più grave è abbandonata.

E tra i “colpevoli” della chiusura c’è il decreto “svuota province” alla fine del 2013, aveva messo un freno agli entusiasmi degli amministratori. Tanto che, a novembre dello stesso anno, una volta scaduta la convenzione tra la Provincia, proprietaria del sito, e Polje, il consorzio di associazioni (Archeoclub, Ictius, Legambiente, Proloco, Terrae e Wwf) che lo aveva gestito per qualche anno, la convenzione non fu rinnovata. E, nelle more che si sciogliessero giunta e consiglio provinciale, non fu possibile bandire una gara per individuare un gestore.

D’altra parte la convenzione con Polje, alla scadenza, non prevedeva proroghe e sarebbe stato alquanto corsaro azzardarne una senza avere certezza della presenza di denaro in cassa e soprattutto senza bandire una gara. Sta di fatto che dalla fine del 2013 ad oggi la dolina è rimasta chiusa con buona pace di vandali e ladri. Tanto che il Pulo da stazione neolitica si è trasformata prima in “riserva” di ferro e rame per i ladri che, a febbraio del 2015, portarono via perfino i cancelli e parte dei cavi elettrici che costituivano l’impianto di illuminazione, poi in luogo per bivacchi. Ora si è alla vigilia della firma della convenzione che, per vent’anni, consentirà al Comune di acquisire la dolina (che pur trovandosi in territorio di Molfetta è di proprietà Città metropolitana) al proprio patrimonio e di mettere in campo tutte le azioni per tornare alla riapertura del sito e giungere alla valorizzazione dell’intera area.

fonte La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed Bari
 


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