Nel nome di don Tonino Bello |
MOLFETTA 15/04/2018 Nell’aula Carnicella, nel nome di don Tonino Bello, per la firma del patto di gemellaggio tra Molfetta e Alessano c’erano tutti. I due sindaci, Tommaso Minervini e Francesca Torsello, i due presidenti del consiglio comunale, Nicola Piergiovanni e Giuseppe Rizzo, i consiglieri comunali e gli assessori dei due comuni, il senatore Carmela Minuto e i due vescovi monsignor Domenico Cornacchia, della Diocesi di Molfetta, e monsignor Vito Angiuli, della Diocesi Ugento. Tutti riuniti per ricordare don Tonino Bello, di cui ricorre quest’anno il 25esimo della morte, e per rafforzare nel suo nome un progetto di collaborazione che punta al futuro. Perchè il messaggio di don Tonino continui ad essere veicolato soprattutto a quanti non hanno avuto la possibilità di incontrarlo. «Stiamo vivendo un momento storico con la consapevolezza che mai come oggi – dice Nicola Piergiovanni - il messaggio di don Tonino è di grande attualità». E il pensiero corre ai venti di guerra che soffiano dappertutto oggi. E soffiavano anche agli inizi degli anni ’90. Con don Tonino, in prima linea, a portare messaggi di pace. E mentre nell’aula del consiglio comunale si consuma un momento istituzionale importante, nel resto della città è tutto un fermento in attesa della visita che Papa Francesco, proprio in occasione del 25esimo anniversario della morte di don Tonino, farà venerdì 20 aprile, a Molfetta In zona porto continuano i lavori di costruzione del palco. I ristoratori si stanno predisponendo per accogliere l’invasione pacifica di 50mila persone, con menù dedicati, aperture straordinarie sin dalle prime ore del giorno. #welcometomolfetta |
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