![]() Caparezza ospite da Fazio su Rai1 |
MOLFETTA 01/10/2017Caparezza, l'artista di Molfetta, entra in scena sulle note di "Ti fa stare bene." È lui l'ospite musicale del Tavolo di "Che tempo che fa" su RAI UNO. Ottima la sua esibizione, ritmata e strampalata in pieno stile hip hop. Ma Caparezza è fuori da qualsivoglia schema. Salvemini è carichissimo: "Vitalità a questo pezzo e vitalità a questo pazzo", il suo slogan. Caparezza spiega: "Dietro al mio album c'è un po' di numerologia. 7 sono le lettere che compongono il nome Michele, 9 quelle di Caparezza. 0 sono io, in trappola tra 7 e 9. Insomma, è una cosa a metà tra la psicanalisi e la magia". "PRISONER 709" GIÀ DISCO D’ORO Nella puntata di Che tempo che fa, in onda questa domenica 1 ottobre su Rai 1 per la conduzione di Fabio Fazio, sarà presente tra i tanti ospiti il cantautore pugliese Caparezza che in questi giorni è tornato protagonista dello scenario musicale italiano grazie all’uscita del suo nuovo album. Si intitola Prisoner 709, è il settimo lavoro discografico per Caparezza e soprattutto gli ha già permesso di ottenere le prime soddisfazioni avendo conquistato immediatamente la certificazione di Disco d’oro. Un riconoscimento che ha colto di sorpresa anche lo stesso Caparezza che nel corso di una intervista rilasciata all’agenzia Dire (www.dire.it), ha rimarcato l’enorme soddisfazione per il risultato raggiunto: “Il successo del disco d’oro è stato veramente inaspettato. Io ho 43 anni e chi fa acquisti nell’industria musicale oggi sono principalmente i giovani. E’ strano che dei ragazzi si identifichino in testi che sono scritti da un adulto. Tutto questo successo che mi piove addosso è davvero inaspettato, e non lo dico tanto per dire. Ero davvero convinto che sarebbe iniziata un’epoca di discesa, penso che dovrebbe succedere così agli artisti”. CAPAREZZA: “UN LAVORO DETTATO DALL’ANSIA” Nel corso della stessa intervista Caparezza ha anche cercato di spiegare il messaggio di questo suo nuovo disco facendo particolare riferimento alla costatazione che esso è stato dettato espressamente da un sentimento di ansia: “Ansia è la parola che utilizzerei per descrivere il mio ultimo disco mi sento di dire che è stato un lavoro dettato dall’ansia. Mi piace definirlo un disco ‘onesto’, nel senso che sono stato onesto con me stesso, non ho mostrato un lato baldanzoso di me quando non era opportuno. Io assomiglio ai miei dischi, per cui se c’è un periodo un po’ meno allegro, anche il mio disco sarà così”. Quindi ha parlato della curiosità che spinto i suoi fan a capire cosa voglia significare quel Prisoner 709 del titolo: “Sto diventando fan dei miei fan per la loro creatività, apprezzo molto la loro attenzione e la meticolosità nel ricercare e nel voler trovare risposte: basta l’uscita di un titolo a stimolare in loro delle ricerche, non credo che ciò avvenga con tutti i cantanti, mi sorprende la curiosità dei miei fan e ne sono contento”. fonte: il sussidiario.net |
![]() © 2025 Associazione culturale “Oll Muvi” - Molfetta - CF 93369320721 Privacy - Credits |