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Molfetta alla conquista del mondo dell' arredamento

MOLFETTA 22/05/2017

"Benvenuti in un mondo diverso, tutto questo prima non c'era". Si presenta così Antonella La Notte, ceo di Hevolus, un piccola impresa di serramenta tecnica per il settore del mobile che si è trasformata in un avveniristico laboratorio di tecnologie fino a conquistare la grande industria italiana ed estera dell'arredamento. Nella campagna pugliese di Molfetta, a 25 chilometri da Bari, sono nati avatar, ologrammi, dimensioni virtuali al servizio di chi progetta, produce e vende sistemi di arredo per la casa, alberghi e navi da crociera. La Notte, 45 anni, studi da ragioniere e alcuni master, coordina un gruppo di architetti multimediali, di esperti di informatica e di marketing che assieme ad alcuni cervelli dell'università di Bari, studiano soluzioni ogni giorno più innovative nel campo della realtà aumentata.

Il numero uno del team è Antonio Squieo, chief innovation officier. Sua l'invenzione da cui tutto è nato, la sala cinebox, uno schermo che riproduce lo show room dove l'industria o il falegname assieme al suo cliente definiscono fin nei minimi particolari l'ambiente che si vuole realizzare. Squieo si avvale della collaborazione, tramite il dipartimento di Informatica di Bari, di Danilo Caivano e Antonello D'Uva. Ignazio del Pinto e Valeria Loliva, art director, sono architetti multimediali.

"Siamo nati per servire chi fabbricava cucine, fornivamo guide, sponde, cerniere - spiega la manager -. Il nostro desiderio è stato aiutare le aziende a vendere di più, presentandosi meglio ai loro clienti. Io dicevo sempre alla nostra rete commerciale: chiediamo quali sono i bisogni e cerchiamo di risolvere i problemi, anche quelli che loro nemmeno sanno di avere. Oggi siamo in grado di dare tutto ciò che serve su misura, qui è come stare in sartoria". Nella sala cinebox ci sono più di tremila campioni in ogni materiale possibile che si possono vedere e toccare con mano.

"Vogliamo coinvolgere emotivamente il consumatore. Abbiamo trasformato un modello di business. Non vorrei peccare di presunzione ma non abbiamo concorrenti, nè in Italia nè all'estero. Forse qualcuno ci sta già copiando".

A scoprire le potenzialità di questa fucina di innovazione è stata la Würth Italia...

fonte Repubblica.it