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Mons Giuseppe de Candia e i suoi giorni ad Hoboken

MOLFETTA 19/09/2015

Incontriamo, noi di I Love Molfetta, Mons. Giuseppe de Candia, per ricevere a caldo la sua ennesima esperienza con la comunità dei molfettesi nel New Jersey, ad Hoboken, in occasione della festa dedicata alla Madonna dei Martiri.

Rispondervi, cari amici, non mi è facile, non ho avuto il tempo di metabolizzare quanto vissuto intensamente i giorni di Hoboken.

Sento ancora sul mio vecchio viso lo sbattere della bandiera italiana issata a bordo della barca della Madonna mentre invitavo i passeggeri a pregare, sotto la Freedom Tower: ieri, dicevo, 11.09.15, dopo quattordici anni la tragedia che ha cambiato il mondo, ci fa camminare guardinghi dopo ogni passo che mettiamo per vivere. E noi festeggiamo, inneggiamo, preghiamo chi ci ha donato Colui che per la libertà è morto in croce.

Pregando non vogliamo dire che cediamo al sopruso, alla violenza. Vogliamo dire che ci fidiamo chi può far cessare il male con la nostra collaborazione.

La bandiera italiana che con il vento di prua mi accarezzava mentre con il mio sguardo contemplavo la stata della Madonna dei Martiri splendente di nuovo restauro, mi ha donato momenti di consolazione: il mondo, tra tanti venti pericolosi, mi suggeriva nel profondo, naviga ancora, figlio mio. C'è qualcuno che lo protegge. La tua preghiera che parte dal tuo vecchio cuore, desidera ancora vedere la gente scambiarsi un sorriso sincero.

Quando la Statua della Madonna dei Martiri è stata rivolta verso la statua della libertà, gigantesca, enorme, ho quasi sentito il dialogo tra le due Statue: sono piccola di dimensioni, ma potente come intercessione, diceva la Madonna.

Pongo sulla tua testa coronata di bronzo, la mia mano di mamma. Vai avanti con coraggio e non dimenticare chi ti ha fatto grande, i poveri venuti da lontano che oggi festeggiano Me ma vogliono bene moltissimo anche a te, grande America.

Don Giuseppe