Alle ore3 p.m. in punto i marinai bussano |
MOLFETTA 08/09/2014 Il culto verso la Madonna risale all'XII° sec quando a Molfetta, crocevia di importanti traffici marittimi e di pellegrini diretti verso la Terra Santa, giunse l'icona della Vergine. Era tradizione infatti portare con sè di ritorno dalla Palestina un ricordo come: quadri, crocifissi, frammenti di reliquie, che spesso venivano donati perchè alla ricerca di assistenza o ricovero, ai benefattori o custodi delle varie staciones presenti sul territorio. Nel giro di pochi anni il culto assunse maggiore importanza, sia per la presenza di un oggetto proveniente dalla Terra Santa, sia per gli innumerevoli miracoli che si manifestarono, tanto da richiedere la costruzione di una basilica accanto all'Ospedaletto dei Crociati che custodiva l'icona. Il nome Madonna dei Martiri infatti deriverebbe proprio dalla Carnaria, dove riposavano i resti di crociati e pellegrini. Nel 1395 il Re Ladislao di Durazzo concesse alla città 8 giorni di fiera “franca da tributi”, che nel corso degli anni si ridussero a 3, con la possibilità di effettuare scambi commerciali, di animali e manufatti locali; ancora oggi è presente la fiera sia quella tradizionale con bancarelle, luminarie, fuochi pirotecnici, sia la fiera degli animali che si svolge la mattina dell'8. Agli inizi del '800 il culto verso l'icona si stava affievolendo, fu così che si realizzò una statua in legno, più facile da trasportare e da ornare con le varie donazioni ex-voto. L'8 settembre 1846 per rafforzare ancora di più il legame tra la Madonna e tutta la marineria molfettese, che la proclamò loro protettrice, la statua fu posta su 2 bilancelle a vela per trasportarla fino alla banchina del porto. Da allora la sagra a mare è diventato il culmine delle celebrazioni in onore della compatrona della città. Le manifestazioni principali in onore della Madonna dei Martiri sono rappresentate dalla novena accompagnata dalla fiaccolata, ed infatti nel primo giorno della fiaccolata si ripropone lo sbarco dell'icona che giunse a Molfetta a bordo di una barca (un po' come si fa con la Madonna di Custonaci), dalle varie messe che richiamano centinaia di pellegrini fino al giorno dell'8 settembre giornata dedicata interamente alla Madonna. Alle ore 3 p.m. in punto i marinai bussano sul portone della basilica affinchè i frati affidino loro la statua per portarla sino al molo su Banchina San Domenico per l'imbarco. Caratteristico è l'abbigliamento utilizzato dai marinai vestiti, con maglie e pantaloncini strappati, ricchi di nastrini colorati. Alle 16 la statua viene fatta salire a bordo di 2 o 3 pescherecci, insieme alla banda e ai parenti, amici e conoscenti degli armatori che curano l'allestimento, con addobbi, fiori, bandiere, e palloncini. La statua fa il giro del porto accompagnata da altri pescherecci e barche più piccole tutte addobbate a festa. Alle 20 avviene lo sbarco sulla banchina del porto, dalla quale si snoda la processione che porterà la statua in Cattedrale dove vi rimarrà sino alla domenica successiva, per poi far ritorno alla Basilica accompagnata da una processione. Raccontarlo a parole non è facile perchè bisogna viverlo in prima persona, per poter vedere e sentire i suoni, i colori, i profumi che si respirano, mantenere vive le tradizioni non è assolutamente facile. Ogni anno giungono a Molfetta migliaia di persone provenienti da tutta la provincia, oltre ai numerosi molfettesi che si sono trasferiti in America, Argentina, Venezuela e Australia, perchè il 9 settembre è anche la loro festa, infatti in occasione si celebra il MolfettaDay che sancisce questo abbraccio tra gli emigrati e tutta la cittadinanza. I tempi cambiano e lo si nota anche dalle vecchie foto che ci rimangono, sempre meno pescherecci vi partecipano sia alla festa, sia all'estrazione che sancisce le barche che porteranno la statua, segno di una crisi del settore, che però interessa l'intera città da sempre legata al suo mare. "Welcome to Molfetta" |
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