Don Bosco fa ancora miracoli

MOLFETTA 30/09/2013 Don Giuseppe de Candia ci scrive e trasmette le sue emozioni << Carissimi, non immaginavo che i ragazzi di sessanta anni fa, per l’arrivo a Molfetta di don Bosco, mi avrebbero fatto vivere un momento di tenerezza indescrivibile. Gli ex allievi salesiani erano combatti intorno all’urna del Santo ispiratore dei giovani. Con la loro presenza mi hanno ricordato tante cose della loro vita e della loro esperienza umana e religiosa. Perchè tutto questo? Quando la mia parrocchia d’origine, l’Immacolata di Molfetta, intorno agli anni ’50 fu divisa, la strada di casa mia, i numeri dispari di via Manzoni, divenne il confine della nuova parrocchia ed io diventai il primo seminarista della nuova Parrocchia San Giuseppe. Il quartiere popolare, denso di vita e di ragazzi, per opera di don Giuseppe Piacente, fondatore dei Salesiani a Molfetta, divenne il cantiere giovanile della città. Dopo la posa della prima pietra, lo spazio parrocchiale donato ai Salesiani ebbe una recinzione e tanto spazio. Con zappe e picconi, con le unghie e con le candele di notte, i giovani fecero un primo campo sportivo, sfogo e ritrovo giornaliero. Quei giovani incoraggiati e aiutati anche da me, sono rimasti legati all’oratorio salesiano, a me e tra di loro. Oggi mi hanno abbracciato uno per uno. Anche le ragazze di un tempo, allora tenute a debita distanza, dai ragazzi nell’oratorio femminile, oggi mi hanno fatto festa con la meraviglia di Qualcuno che mi ha apostrofato: “anche tu sei ex allievo?” Le radici, non tutti i giorni danno frutti appetibili, oggi mi hanno fatto sudare freddo per l’affetto con cui sono stato accolto. Non mi considero un personaggio. Tra le tante stupidate, ho fatto cose che qualcuno ricorda con affetto. E tutto in pochi secondi nel tripudio di mille ragazzi delle scuole elementari che animavano un grande disordine organizzato. Abbiamo cantato “già dai colli un dì lontano” un vecchio canto oratoriano, al ritornello che suona “don Bosco ritorna tra i giovani ancor”, io ho cantato: don Bosco sei tornato, diluisci il tuo sale nella minestra giovanile molfettese, disperdi la tua santità nella pasta giovanile. >> Don Giuseppe de Candia

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