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Commuoversi e commuovere: diretta web


Commuoversi e commuovere: diretta web MOLFETTA 13/09/2013

Esperienza emozionante, coinvolgente, carica di adrenalina, con gli imprevisti della diretta sempre dietro l’ angolo, ma che solo la diretta può regalarti, perchè niente è filtrato o programmato e le emozioni, le parole,i complimenti,i sorrisi e le espressioni raggiungono gli ascoltatori e il loro cuore in modo profondo.

A parlarci della sua esperienza personale è la giornalista Paola Copertino.

Quando Roberto Pansini mi ha chiesto se volevo far parte del team che avrebbe curato tutta la diretta dell’ 8 settembre, in occasione della sagra a mare della festa della Madonna dei Martiri, ho accolto con entusiasmo l’ invito consapevole dell’ impegno che avrebbe comportato, una lunga trasmissione di circa sette ore in condizioni difficili: a mare e a terra fra confusione e rumori, spintoni e situazioni non sempre facili, come poi è stato.

Oltre però l’ impegno c’ era anche la responsabilità e l’ onore di raccontare in Italia e nel mondo, così come si è verificato, la festa più amata a Molfetta a cui tutti sono legati sentimentalmente da ricordi e che è importantissima per mantenere saldi i legami affettivi con la propria terra.

Dopo alcune riunioni di redazione coordinate da Mauro De Nigris che ha curato la parte giornalistica, con la super visione di Roberto Pansini, ideatore del progetto e mente creativa del sito www.ilovemolfetta.it che ha mandato la diretta della festa, con tutto lo staff giornalistico e tecnico, ognuno aveva ben chiaro il suo compito, ruolo e postazione.

A conclusione di un breve briefing, ognuno con il cameraman di riferimento è partito per la sua destinazione, mentre in studio rimaneva Mauro con Lucrezia d’ Ambrosio che si sarebbero occupati delle interviste presso la nuova Capitaneria di Porto, base operativa da cui si godeva una vista mozzafiato sulla festa.

Io e Nicola, il cameraman assegnatomi abbiamo fatto un collegamento da un tetto di un’ abitazione nei pressi della Basilica; sotto di noi un tappeto umano, in mare un a moltitudine di barche, colpo d’occhio eccezionale, mentre la gente si avvicinava al portone della chiesa cantando e chiamando a gran voce la Madonna. Sacro e profano, suoni , odori e sapori che si mescolano per conferire grandiosità alla festa. Dall’ alto tutto acquista un’ altra dimensione.

Poi fra la gente ad ascoltare impressioni, umori e protagonisti della giornata, ognuno con un suo ricordo personale, una emozione, un racconto toccante ed è veramente coinvolgente raccoglierli e farsi portavoce dei sentimenti più intimi. Per non parlare poi delle emozioni vissute a bordo della motovedetta della Guardia Costiera, indescrivibili; vedere dalla prospettiva mare la Madonna circondata da tutta quella gente che canta, chiacchiera allegramente, si tuffa, suona e saluta ti da’ proprio l’ idea della festa.

Motoscafi, pescherecci, gozzi, piccole imbarcazioni, acqua scooter, barche a remi, tutte le tipologie esistenti, dalle più grandi alle più piccole fanno un girotondo in mare. E che commozione nella voce degli armatori che salutavano parenti all’ estero mentre raccontavano di un mestiere duro, della lontananza da casa e dei sacrifici che erano disposti a fare pur di portare la Madonna dei Martiri sul proprio peschereccio.

Volti solcati dal mare capaci di commuoversi e commuovere. Un ospite inatteso è venuto poi ad omaggiare la Madonna: un piccolo delfino spintosi fino all’ imboccatura del porto, che magia la natura. In certe situazioni pensi alla bellezza del creato,al dono della vita e alle emozioni che può regalarti un incontro. Sulla motovedetta ho vissuto momenti concitati quando saltava il collegamento, quando non sentivamo le disposizioni dallo studio, quando ci passavano la linea e l’ imbarcazione si era allontanata, ma professionalità, prontezza di riflessi, intraprendenza, simpatia e un pizzico di incoscienza hanno giocato a mio favore. Massima esplosione di gioia, fra momenti di commozione, qualche lacrimuccia, confusione, spintoni, esultanza al momento della sbarco quando è esplosa l’ incontenibile felicità dei molfettesi assiepati da ore dietro le transenna.

Collegarsi in streaming da lì è stato veramente difficile, ma emozionante perchè si raccoglievano le emozioni a caldo, quelle che un’ intervista programmata non riesci a trasmettere filtrate dal controllo.

Nel mondo quindi si sono emozionati con le stesse emozioni, respirando odori, ascoltando musiche, grida,guardando i volti commossi della gente, la felicità al momento che la Madonna ha messo piede a terra ed è stato lanciato il pallone aerostatico.

E ancora un tuffo nella fiera, fra bancarelle, commercianti, suonatori di banda, operatori delle pubbliche emergenze entusiasti del progetto di accoglienza per i minori e della tensostruttura adibita per gli emigranti. Non potevano mancare le parole del Vescovo con l’ invito a pregare per la pace, la felicità degli emigranti che hanno sfilato in corteo con le loro bandiere, le frasi promozionali dei venditori per accattivarsi i clienti in questo periodo di crisi, mentre i confratelli sfilavano in processione fra ali di folla.

Fra la gente, spintoni, commenti e richiesta di informazioni su dove si poteva vedere il servizio, abbiamo poi cercato di coordinarci con Nicolò’ Altizio e il suo cameraman, altri inviati della diretta dividendoci interviste e territorio.

Un grande lavoro di squadra che ha coinvolto tanti giornalisti, cameraman, tecnici, uno staff che ha lavorato per ore in coordinamento. E’ stato possibile realizzare la diretta solo grazie al contributo economico di alcuni sponsor che hanno creduto nel progetto, veramente unico e innovativo per la città.

L’ Amministrazione Comunale, che durante la seduta del consiglio, convocata in occasione del “Molfetta Day” ha ringraziato tutto lo staff di I LOVE MOLFETTA per la lodevole iniziativa, ha invece fornito solo il patrocinio morale, non finanziamenti.

Una bella esperienza dal punto di vista umano e professionale e quando sotto le luminarie ci hanno dato per l’ ultima volta la linea e ho salutato le migliaia di persone collegate, ho pensato che, anche se stanca, ero soddisfatta e felice di aver dato il mio contributo a far vivere e a sentirsi partecipi della festa della Madonna dei Martiri coloro che erano lontani dalla città tanto amata in un’ occasione speciale. Appuntamento al prossimo anno.
Ciao a tutti Paola Copertino.


 


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