Antonio de Palo vince a Washington |
MOLFETTA 16/04/2013 Antonio De Palo, regista emergente di Molfetta, vince il 15° Dc Independent Film Festival di Washington, con il suo nuovo cortometraggio Volti. Di ritorno da Washington, Antonio De Palo, con un bel premio come Best Short Film al 15° Dc Independent Film Festival, Volti è in concorso in altri festival internazionali davvero molto prestigiosi come la 22° Muestra De Cine International De Palencia, il 29° Festival Du Cinema Europèen de Lille, il 60th Belgrade Documentary and Short Film Festival, il 14° Newport Beach Film Festival e poi il 14° Festival del Cinema Europeo di Lecce ed il Foggia Film Festival, segno che davvero è un cortometraggio da non perdere. Volti Riccardo è un bambino con la sindrome di Down ed una grande passione: il teatro. Con l’aiuto del signor De Angelis (Giorgio Colangeli), tuttofare del teatro, Riccardo spia le prove di Mattia, che sta preparando uno spettacolo da mimo vessato dai continui rimproveri del regista (Pietro De Silva), fino al fatidico giorno della prima… Con questo intenso cortometraggio, Antonio De Palo racconta il tema della disabilità senza pietismi ma cercando di dimostrare come, con l’aiuto di un percorso culturale, in questo caso rappresentato dal teatro, sia possibile una perfetta integrazione. E’ quello che infatti accade nel corto nel quale gli attori normodotati ed affetti dalla sindrome di Down si fondono per dar vita ad un prodotto davvero particolare. Straordinari tutti gli attori da quelli più noti (Volti vanta infatti la presenza degli attori Giorgio Colangeli e Pietro De Silva) ai due giovani protagonisti Davide Sasanelli e Luca Crocicchio entrambi con una grande passione per il teatro, di cui sono anche attori in compagnie locali. Ottima prova del regista Antonio De Palo che si conferma un regista con una grande sensibilità e professionalità. Cosa c’è nel tuo cassetto di Antonio, quali i progetti per il futuro? Il mio prossimo progetto è un cortometraggio noir che trae spunto da un testo scritto da Don Tonino Bello, intitolato "Dissipare L’ombra di Caino, Appunti di nonviolenza." L’obiettivo che mi propongo in questo lavoro è quello di analizzare la questione della violenza come tratto atavico della condizione umana, ricondotto anche alla violenza sui bambini. Nello specifico c’è l’intenzione di determinare un forte conflitto etico che metta a confronto generazioni di fronte alla possibilità di un appagamento personale. Anche noi di I Love Molfetta facciamo ad Antonio un grande in bocca al lupo per i suoi progetti. fonte: www.cinemio.it |
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