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La nuova frontiera di New York


La nuova frontiera di New York MOLFETTA 06/12/2012

Cambia lo skyline di New York: un nuovo orizzonte affacciato sul fiume Hudson con grattacieli da 75 piani, una piattaforma sull'acqua simile a una navicella spaziale e una scultura grande come la Statua della Libertà.

Sono queste alcune delle caratteristiche del quartiere che sorgerà sopra il deposito ferroviario nel West Side di Manhattan. Dopo anni di trattative tra i costruttori e la Metropolitan Transportation Authority (Mta), l'agenzia dei trasporti, la Grande Mela guarda al futuro con un complesso avveniristico delle dimensioni di una mini-città, che in molti hanno già ribattezzato "il Rockefeller Center del Ventunesimo Secolo".

Grande la soddisfazione del sindaco Michael Bloomberg, che alla cerimonia di presentazione ha definito l'iniziativa "la nuova frontiera di New York".

Hudson Yards, uno degli ultimi spazi edificabili della City, si prepara a diventare il più grande progetto privato per lo sviluppo urbanistico della metropoli americana: 15 edifici su un sito di 26 acri per un costo di 15 miliardi di dollari. La prima fase di costruzione prevede quattro strutture commerciali e residenziali - la prima delle quali sarà inaugurata non prima del 2015 - un centro culturale e un albergo a cinque stelle.

A progetto terminato, il sito ospiterà 5.000 appartamenti, oltre a cinema e ristoranti. Ci sarà anche una scuola pubblica, un parco da 5 ettari, e una nuova stazione della metropolitana. "Sarà il cuore di New York", ha detto Stephen Ross, la cui società Related Companies ha ottenuto in appalto da Mta per 99 anni - e per oltre un miliardo di dollari - il terreno sopra il deposito ferroviario tra la 30esima e la 33esima Strada, e dalla Decima Avenue alla Westside Highway.

Quando l'agenzia dei trasporti ha costruito i suoi depositi negli anni Ottanta, lo fece in modo che i binari potessero in futuro essere incorporati nelle fondamenta di nuovi edifici. Gli esperti considerano Hudson Yards la possibilità per la città di rimanere al passo di metropoli come Shangai, Londra e Parigi: "La Grande Mela deve dimostrare che può rinnovarsi - ha spiegato ai media statunitensi Mitchel Moss, professore di politiche urbanistiche alla New York University - Il quartiere avrà edifici tecnologicamente avanzati e più rispettosi dell'ambiente. Questa è la chiave per attirare grandi aziende, persone ed eventi". Per il sindaco Bloomberg si tratta anche di un importante passo verso la ripresa economica. "Il progetto porterà 23.000 nuovi posti di lavoro", ha detto, sottolineando che "sarà la testimonianza della forza della nostra città".

fonte: www.americaoggi.info
 


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