Don Giuseppe tra storia e devozione |
MOLFETTA 01/10/2012 Don Giuseppe de Candia, partito da Molfetta, ci scrive e ci racconta le sue giornate vissute con gli emigranti in Australia Carissimi, ho vissuto una giornata intensissima, la festa più grande del Sud Australia, in onore della Madonna di Montevergine Ho aiutato la Comunità Campana a prepararsi alla Festa con delle video catechesi sulla storia della loro devozione. Oggi la Festa. La processione con più di cento stendardi e relative associazioni al seguito. La Santa Messa sotto un tendone per oltre 1500 posti e la chiesa con 1000 collegata via schermo gigante. Č questo e' nella norma dei miei ricordi. Non immaginavo di avere intorno 6 o 7 mila persone. La serata poi e' tutta da raccontare. Per esempio un gruppo folk con strumenti che definisco di origine età borbonica. Quando ero bambino si usavano da noi a carnevale: u bufu U bufu, u cataballa', la Campanella armonizzati e diretti da Serafino, una persona di Sepino che ha un peso economico proveniente da immenso impegno, da suo nonno, emigrato a quasi 70 anni che portava in tasca sempre la corona del Rosario non poteva tenerla in mano sempre perchè' doveva usate la zappa. Mi sono divertito tanto. Carissimi quanta gente nostra vive a fronte alta qui in Australia. Le feste religiose non hanno nulla da invidiare alle nostre. Un abbraccio don Giuseppe |
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